Pozzallo, parte di spiaggia verso il dissequestro

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Restano ancora sotto sequestro tratti di spiaggia a Raganzino e sul lungomare Pietrenere. Lo scorso anno a Pietrenere le acque di scolo si erano mescolate alla sabbia di alcuni tratti di spiaggia, mentre e a Raganzino si erano registrati sversamenti di acque reflue e di liquami per il mal funzionamento di una pompa di sollevamento. Il guasto venne subito riparato, ma da allora il tratto di spiaggia è rimasto sotto sequestro nonostante gli interventi effettuati. E ora, dall’inizio dell’estate, i due tratti di spiaggia sono stati sottoposti di nuovo a sequestro per indagini in corso. Ad inizio della stagione estiva infatti, i Carabinieri avrebbero disposto la chiusura dei due tratti al pubblico, con il divieto di fruire di quelle due aree, che sono state delimitate con apposite strisce.

Porzioni di di spiaggia per le quali si attendono risultati per consentirne l’uso ai bagnanti, mentre i rispettivi tratti di mare non sarebbero invece interessati da nessun sequestro. Del resto la città marinara, proprio quest’anno, ha riottenuto la Bandiera Blu che dovrebbe certificare appunto la pulizia delle acque. «La Procura della Repubblica – spiega il primo cittadino Luigi Ammatuna – non ci ha permesso ancora di intervenire, a distanza di un anno, per indagini in corso il fermo è legato alle indagini e non ad analisi negative. Prova ne è che noi abbiamo incaricato dei tecnici per effettuare delle analisi e portarle alla Procura e chiedere di intervenire per avere il dissequestro e rendere fruibile i due tratti». E ora ad estate già inoltrata si attende ancora, sperando che ci sia il dissequestro in tempi brevi. «Per i tempi – continua Ammatuna- dovrebbe passare una settimana circa».

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