Richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, nell’ambito del procedimento sulla rotazione dei dirigenti, che, secondo l’accusa, avrebbe comportato un ingiusto vantaggio ad alcuni impiegati comunali a discapito di altri, con tanto di danno patrimoniale a carico dell’ente comune. La richiesta di rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio è stata avanzata dal pm Federica Messina non solo per l’ex primo cittadino, ma anche per gli allora capi settore Biagio Fiorile e Raffaele Turtula, tutti difesi dagli avvocati Massimo Garofalo e Giorgio Assenza.
Il terzetto fu denunciato da una funzionaria trasferita da un settore all’altro dopo la contesta nomina dei dirigenti. La donna si è costituita parte civile tramite l’avvocato Enrico Platania. Parte offesa nel procedimento risulta pure il comune di Comiso, rappresentato dal legale Michele Sbezzi, che opterà per la costituzione di parte civile solo in caso di accoglimento della richiesta di rinvio a giudizio per Alfano, Fiorile e Turtula da parte del gup Andrea Reale. Il magistrato deciderà tra un paio di settimane. Le memorie difensive prodotte dagli avvocati Garofalo e Assenza mirano ad attenuare la posizione dei loro assistiti, sostenendo che dalla rotazione dei dirigenti non scaturì nessun danno patrimoniale per le parti offese e che, di converso, non è riscontrabile nessun ingiusto vantaggio. La decisione della rotazione dei dirigenti fu assunta nell’ambito dello stato di dissesto del comune casmeneo.