Il Comitato provinciale dell’Inps ha chiuso il suo mandato quadriennale (2010/2014). Nel corso dell’ultima seduta convocata dal presidente uscente Giuseppe Ruta, alla presenza del presidente regionale Franco Gioia e del direttore provinciale reggente Saverio Giunta, non è stato facile nascondere una comprensibile e giustificabile emozione. Ruta in questi 4 anni si è occupato di problematiche sociali molto importanti: la riforma della legge sulle invalidità civili, con il conseguente passaggio delle pratiche invciv dalla Prefettura all’Inps; la ricerca dei locali della sede di Modica, il trasferimento degli uffici del Centro medico legale e dell’Avvocatura presso la sede di via Leonardo da Vinci.
Ruta chiude il mandato con un bilancio positivo ma continuerà a occuparsi di sindacato nella Uil a Modica. Tra il presidente uscente e il direttore reggente sono stati scambi di auguri reciproci. L’augurio di continuare a servire il sindacato e i lavoratori al primo; l’auspicio di potere trasformare la reggenza in direzione provinciale definitiva al secondo.
“Ringrazio il direttore Giunta- ha detto testualmente il presidente Ruta- per il contributo dato al Comitato con la sua presenza e gli auguro che con la sua direzione possa dare una svolta nuova all’Istituto e al Comitato”.
Gli interventi dei partecipanti sono stati un plauso corale in favore di Giuseppe Ruta per i risultati ottenuti, e di Saverio Giunta perché possa continuare a lavorare ancora per l’Inps di Ragusa. “Questa è una sede virtuosa- ha detto Totuccio Bruno, figura storica della Cgil e componente del Comitato provinciale dell’Inps- tant’è che è stata scelta come prima sede in Sicilia verso l’integrazione con l’ex Inpdap. Questo Comitato e la sede hanno bisogno di ritrovare unità e serenità. L’attuale reggente Giunta, pur venendo da un settore diverso ha costantemente dimostrato, più di ogni altro, la disponibilità a dare risposte concrete, senza mai creare tensioni fra Comitato e Direzione. E senza mai discriminare la sigla sindacale che rappresento. E’ un interlocutore valido per questa sede, bisognosa di ritrovare serenità”.
A Bruno hanno fatto seguito gli interventi di Vittorio Tasca, della Cisl, Aldo Caruso della Ugl e Giuseppe Giavatto della Cgil. Tutti hanno tessuto le lodi di Ruta e auspicato la riconferma di Giunta alla direzione, “le cui competenze e professionalità –è stato detto- sono note a tutti”. Giavatto è andato oltre, augurandosi che “forze occulte non riescano a frenare il processo di cambiamento avviato”.
Dopo il saluto del direttore Giunta e l’intervento del dirigente del Centro Medico legale Sebastiano Birgillito, che ha rivendicato un organico medico più corposo per far fronte alla mole di pratiche sanitarie giacenti, ha chiuso la seduta Franco Gioia, il quale ha definito Ragusa “il fiore all’occhiello nonostante il perdurare della crisi. Come sarebbe l’Italia e il Welfare se non ci fosse l’Inps? Una previdenza che deve mantenersi pubblica e respingere gli attacchi esterni che hanno rasentato persino azioni da codice penale”.
Gioia ha fatto anche una breve autocritica nel denunciare gli errori del sindacato “Avrebbe dovuto vigilare e invece ha preferito stare in silenzio”. Nelle parole del presidente regionale, anche un monito alla politica, perché non interferisca molto sulle scelte dei direttori, che sono i veri responsabili della governance dell’Istituto”. Parlando della piaga delle invalidità civili, Franco Gioia si è auspicato che la Commissione medica superiore lavori con oculatezza, riconoscendo le prestazioni ai malati terminali e negandole a chi non ha i requisiti”. Il nuovo Comitato dovrebbe riunirsi in autunno per ricomporsi nel rispetto della legge ed eleggere il nuovo presidente per il quadriennio 2014/2018.