Con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio di previsione 2014, il primo interamente elaborato dall’attuale Amministrazione, il Comune di Modica, dopo la conoscenza dei bilanci degli altri comuni, potrebbe collocarsi tra quei comuni della provincia con la più alta tassazione sugli immobili posseduti dai cittadini. E’ quanto fa rilevare il Consigliere Comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, Vito D’Antona, a distanza di poche ore dall’approvazione dello strumento economico dell’ente di Piazza Principe di Napoli. “Con l’introduzione della Tasi,
voluta dall’Amministrazione, stimata in bilancio per circa oltre quattro milioni di euro – spiega – la tassazione complessiva arriva al 10,45 per mille su un massimo del 10,60 ed inoltre la Tasi colpisce anche la prima casa di abitazione; proprio in queste settimane in altri comuni si discute di evitarne l’introduzione o di prevedere aliquote più basse o deduzioni per limitarne l’impatto.
L’impostazione del bilancio, votato solo dalla maggioranza, ancora una volta, risponde ad una logica sulla quale non possiamo non esprimere tutta la nostra preoccupazione per il futuro della città e per la tenuta della situazione finanziaria”.
Viene confermata una spesa non obbligatoria e discrezionale e sulla quale poteva essere effettuato, come proposto dall’opposizione, un ridimensionamento significativo, garantendo comunque i servizi indispensabili ai cittadini, quali gli interventi alle fasce deboli, alle famiglie e alle imprese, oltre le necessarie manutenzioni alle strade, alla condotta idrica e agli impianti di illuminazione.
“Nel campo delle entrate, l’Amministrazione Comunale, in modo azzardato e pericoloso, ha aumentato ulteriormente, fino a raggiungere la cifra complessiva di circa quattordici milioni di euro l’Imu, l’Ici e la Tarsu degli anni precedenti, a fronte di riscossioni per le stesse voci nei primi sei mesi dell’anno che non sono andate oltre il cinque per cento.
Le previsioni temerarie delle entrate, unitamente all’eccessivo ricorso all’anticipazione di tesoreria, nonostante la disponibilità recente di sessantaquattro milioni concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, e l’incremento di circa sette milioni di euro della spesa prevista per il 2014, rappresentano sintomi di una situazione finanziaria che non sarà facile governare, in presenza di un Piano di Riequilibrio ancora sotto esame da parte della Corte dei Conti e del Ministero”.