Il ristoratore rapito e poi liberato dalla polizia a Sofia, in Bulgaria, può rientrare a Modica. La notizia e’ arrivata ieri mattina alla madre e ai familiari ed è stata una gioia dopo giorni di preoccupazione ed apprensione. Giuseppe Turlà, 34 anni, gestore di un ristorante a Sòfia, insieme alla compagna, una giovane del posto, aveva subito richieste estorsive da parte di un’organizzazione criminale del luogo e quando si era rifiutato aveva trovato sotto casa i delinquenti che lo avevano picchiato, come avevano fatto con la compagna, e poi rapito.
La polizia lo aveva liberato dopo circa 20 ore e aveva arrestato i suoi rapitori. Successivamente gli era stato vietato di rientrare a Modica fino alla celebrazione del processo. I parenti avevano lanciato l’appello al Consolato e alle autorità locali, tant’è che il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, aveva sollecitato il Prefetto di Ragusa. “Ora il problema e’ di carattere economico – spiega lo zio di Giuseppe, Marcello Turlà – perché la madre in queste settimane ha dovuto inviare soldi al figlio per mantenersi e non è in grado di sostenere le spese per il viaggio. E’ necessario precisare che la famiglia, ad oggi, non ha ricevuto alcun sostentamento, rispetto a quanto qualcuno ha detto. Ringraziamo il Consolato, il Prefetto, il sindaco, la polizia per quanto hanno fatto per consentire il rientro di Giuseppe”.