La gestione del servizio di igiene ambientale a Modica oggetto di attenzione del Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco. Si tratta di due procedimenti a carico di sei persone tra dirigenti e dipendenti comunali ed il legale rappresentante dell’azienda che alcuni anni fa gestiva il servizio. Il Gup ieri ha ritenuto di dovere unificazione i due processi ma per questo intende accertare se esistono i presupposti per la connessione oggettiva dei due procedimenti preliminari. Una decisione che sarà assunta il prossimo 5 novembre. L’accusa parla di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al peculato. Imputati sono l’ex dirigente del settore Ecologia, Maria Nero, e coloro che la sostituirono nell’incarico, Anita Portelli e Francesco Paolino; l’ex responsabile dell’ufficio ecologico Virgilio Polara, nonché Gregory Bongiorno, legale rappresentante dell’Agesp, l’azienda di Castellammare del Golfo che gestì il servizio fino al 31 dicembre 2006. La Procura della Repubblica contesta ben diciannove capi d’imputazione ai dipendenti comunali, alla stessa azienda e all’originaria titolare, oramai deceduta. Tutto si riconduce al periodo in cui il Comune di Modica decise di affidare parzialmente il servizio al privato(il Quartiere Sorda restò in gestione all’ente). Nel periodo interessato dall’inchiesta, la parte privata era, appunto, l’Agesp, mentre la parte gestita dal Comune metteva a disposizione una trentina di operatori ecologici, numero che nei fatti, non si riusciva a garantire tant’è che alla fine l’amministrazione comunale optò per una gestione totale del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento della nettezza urbana all’Agesp. Il numero del personale comunale aggregato a quello della società non riusciva a garantire la copertura completa del territorio ed allora, secondo l’accusa, sarebbe stata consentita l’assunzione di altri operatori ecologici. A quei tempi emerse anche l’esigenza di una presenza di netturbini nei giorni festivi per non lasciare in particolare il centro cittadino sporco. Sarebbe stato, per questo, previsto nell’appalto lo spazzamento dell’area centrale anche nei giorni festivi con l’impiego di due operatori ecologici, un autocompattatore con autista, ed una motoape con autista. I costi lievitarono, anche se nei festivi il centro cittadino si presentava più vivibile. Nell’inchiesta rientra anche l’attività espletata durante la manifestazione Eurochocolate negli anni sotto osservazione della magistratura inquirente(periodo compreso tra il 2001 al 31 dicembre 2006), i cui costi sarebbero ritenuti dalla Guardia di Finanza eccessivi. Il Procuratore della Repubblica, Domenico Platania, contesta l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed peculato con una truffa aggravata e cinque truffe oltre a sette episodi di peculato. Questo procedimento, come accennato, potrebbe essere accorpato con l’ altro che vede imputati sempre Anita Portelli, e l’imprenditore Giuseppe Busso, titolare dell’Associazione temporanea d’imprese Busso – Ecosì. Entrambi gli imputati sono accusati di abuso d’ufficio, peculato e frode in pubbliche forniture, sulla base delle prove raccolte dalle Fiamme gialle e in ordine alla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel 2007 e nei primi mesi del 2008. Sono 18 gli episodi contestati.
LA DOPPIA INCHIESTA SULLA NETTEZZA URBANA A MODICA. IL GUP VUOLE UNIFICARE I PROCESSI
- Luglio 3, 2009
- 1:26 am
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