La terza e ultima sessione del Convegno di studi per il 180° anniversario dell’elevazione di Pozzallo a Comune, svoltasi ieri pomeriggio nello spazio cultura “Meno Assenza”, ha affrontato gli anni del fascismo e della prima età repubblicana, con significative incursioni nei “territori” della letteratura e della storia sociale. Ad aprire i lavori è stata la dottoressa Anna Maia Iozzia, direttrice dell’Archivio di Stato di Ragusa, che ha descritto le fonti per la storia di Pozzallo nell’età moderna e contemporanea, dall’archivio della Contea agli archivi di uffici ed enti di Pozzallo fino ai fondi Prefettura, ai documenti dello Stato civile, del Catasto, dell’ufficio distrettuale imposte dirette fino agli archivi privati Tedeschi e Pluchinotta. La professoressa Grazia Dormiente, studiosa di storia locale, ha affrontato il tema delle “Reti di solidarietà, mutualismo ed emigrazione” evidenziando l’apporto positivo dell’associazionismo mutualistico alla vita sociale, culturale, economica e politica della città. In particolare la studiosa ha sottolineato l’impegno unitario e le battaglie delle associazioni di mutuo soccorso in patria e delle società derivate all’estero per l’assistenza e le infrastrutture ma anche il contributo complessivo alla costruzione di una democrazia partecipata. Il dottore Nicola Colombo, sindacalista e animatore culturale, ha presentato una rapida ma densa panoramica di autori e testi della letteratura e della storiografia pozzallese, avente come filo conduttore il tema del mare. Il relatore ha preso in esame sia opere di autori pozzallesi (da Ruggero Sigona a Vanni Rosa, da Benedetto Ciaceri a Enrico Cavacchioli), sia di scrittori nati altrove ma che hanno parlato di Pozzallo nei loro libri (da Vincenzo Consolo a Stefano D’Arrigo, da Raffaele Posdomani a Franco Antonio Belgiorno). Il professore Giuseppe Barone, preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania, ha parlato di “Pozzallo in camicia nera. Notabili e gerarchi nel regime fascista”. Lo storico ha evidenziato come la situazione sociale, economica e igienico-sanitaria di Pozzallo si aggravi negli anni del fascismo, rispetto al quadro florido tratteggiato in precedenza per dei primi anni del Novecento. Le cause di ciò, se da un lato rimandano alle vicende nazionali, dall’altro hanno per protagonisti i notabili locali. Barone ha ricordato, tra gli altri, la controversa figura del Marchese Corrado Tedeschi, Sindaco (poi Podestà) di Pozzallo dal ’22 al ’32. Artefice di numerose opere pubbliche, il Tedeschi dissipò il proprio favoloso patrimonio in una serie di operazioni fallimentari, come quella della tonnara di Punta Regilione estesa per 30 mila metri quadri e costata due milioni di lire nel 1920. Al tracollo economico coincise anche il suo tramonto politico, mentre sorgeva già il nuovo “astro” della politica locale: Francesco Paolo Giunta. Il professore Giancarlo Poidomani, docente di Storia contemporanea all’Università di Catania, ha parlato di “Partiti e classi dirigenti nell’Italia Repubblicana. La costruzione della democrazia a Pozzallo nel secondo dopoguerra (1943-1960)”. Il relatore ha evidenziato le continuità e le fratture tra le classi dirigenti del periodo fascista e dell’età repubblicana, analizzando la composizione sociale e professionale dei nuovi politici. In conclusione il coordinatore scientifico, professore Giuseppe Barone, e il vicesindaco on. Attilio Sigona, nel tracciare il bilancio conclusivo dei lavori, hanno espresso un giudizio positivo sul convegno sottolineando il notevole apporto conoscitivo alla storia locale e lo stimolo che se ne trae per ulteriori ricerche su altre tematiche. È prevista a breve la pubblicazione in volume degli atti delle tre sessioni del convegno.
Centottantesimo dell’elevazione di Pozzallo a Comune, va in archivio la terza sessione del Convegno
- Luglio 3, 2009
- 8:41 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa