Ragusa: Ibla Grand Prize diciottesima edizione: ieri l’apertura nella barocca piazza Pola in una serata quasi interamente dedicata alle musiche di Chopin.

E’ iniziata nuovamente la grande avventura del concorso internazionale Ibla Grand Prize che quest’anno diventa “maggiorenne” essendo giunto alla sua 18esima edizione. Ancora una volta il quartiere barocco di Ibla ha accolto la manifestazione che è divenuta un appuntamento da non perdere tra quelli programmati in estate in Sicilia. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Ibla con la direzione del maestro Salvatore Moltisanti. Anche quest’anno sarà il famoso maestro Marcello Abbado a presiedere la giuria internazionale. Alcuni dei componenti erano già presenti ieri sera e hanno annotato le esecuzioni dei concorrenti. Ne sono attesi complessivamente 200, come sempre da tutto il mondo, che si alterneranno al canto, al pianoforte e agli altri strumenti musicali per suscitare l’attenzione della giuria e l’interesse del pubblico presente sia in piazza Pola che alla sala Falcone Borsellino dove si svolgono le prove per la giuria. Il primo giorno del concorso internazionale è stato compromesso dalle difficoltà dei trasferimenti in auto dall’aeroporto di Catania a Ragusa a causa dei noti disagi del ponte Primosole che ha costretto gli artisti ad interminabili viaggi sotto il sole e dunque a performance più ridotte per consentire un maggior riposo. Ma come sempre è stata la qualità la caratteristica portante degli artisti che si sono esibiti tra l’altro in musiche nella maggior parte dei casi composte da Chopin a cui Ibla Grand Prize ha voluto fare un omaggio. E’ il caso, ad esempio, dell’italiano Gaetano D’Urso o del filippino Rudolf Golez che ha studiato a New York. Entrambi 36enni, hanno saputo accattivarsi il gradimento del pubblico presente con le ballate, gli studi, i notturni, gli scherzi e per finire le polacche di Chopin. Tra il pubblico in piazza Pola, c’era anche Jullya Bal, giovane ragazza della Serbia, vincitrice lo scorso anno dell’Ibla Grand Prize. Quest’anno è nuovamente a Ibla per partecipare non come concorrente ma come componente di giuria. La sua carriera, per lei che è compositrice e pianista, dopo la vittoria lo scorso anno a Ibla, è profondamente cambiata. “La vittoria dello scorso anno ha avuto un effetto immediato – spiega – Ho avuto articoli e recensioni da parte di vari media della Serbia e poco dopo mi hanno contattata varie associazioni e anche l’ambasciata brasiliana per dei concerti in occasione del 50esimo anniversario della morte del compositore Villa Lobos di cui sono una specialista e con cui ho vinto lo scorso anno la menzione speciale di Ibla Grand Prize. Mi fa adesso un effetto particolare tornare a Ibla, incontrare la gente di Ibla, tornare in questo quartiere dove sono stata molto bene. E’ un concorso davvero particolare e sono molto lieta di poter godere ancora una volta questa esperienza”.

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