PORTO TURISTICO DI MARINA DI RAGUSA RIUNIONI OPERATIVE PER DEFINIRE GLI ULTIMI PARTICOLARI

Il vicesindaco di Ragusa Giovanni Cosentini, nella sua qualità di assessore ai Lavori pubblici, ha partecipato, negli ultimi giorni, ad una serie di riunioni operative che, tenute dal sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, alla presenza dell’assessore al Verde, Maria Malfa, hanno fatto il punto della situazione sugli ultimi adempimenti da espletare prima dell’inaugurazione del porto turistico. Riunioni che i rappresentanti dell’Amministrazione comunale hanno tenuto con i titolari della Tecnis, la società che gestisce la struttura, e il direttore del porto turistico, Francesco Agnello. “Riunioni che ci hanno permesso – sottolinea Cosentini – di concordare un protocollo operativo in vista dei prossimi giorni che si annunciano parecchio intensi e che vedranno avviare la macchina portuale in vista della messa a regime. Per quanto concerne gli interventi di nostra competenza stiamo ultimando la delimitazione delle aree a verde attrezzato oltre ad ulteriori piccole rifiniture tra cui la sistemazione delle strade di accesso, l’eliminazione di buche dai marciapiedi, la risistemazione del lungomare Mediterraneo nei pressi del porto per non parlare di una serie di perdite d’acqua da relative condutture le cui falle sono state turate. L’obiettivo che ci siamo posti, a breve scadenza, è di assicurare la predisposizione di tutte le opere che permetteranno di garantire la piena funzionalità del porto, pianificando, al contempo, il completamento degli interventi minimi che ancora rimangono da attuare”. Cosentini, poi, si sofferma sulle peculiarità del porto turistico di prossima inaugurazione. “Una struttura – prosegue il vicesindaco – che, non appena entrerà in funzione al cento per cento, potrà contribuire a determinare un salto in avanti di indubbia qualità all’economia dell’intero comprensorio. Perché questo succeda è però necessario che il porto venga inserito all’interno di un sistema destinato a far sviluppare l’economia locale e ad interagire con le economie degli altri territori limitrofi. A partire da questo momento dobbiamo tutti sforzarci di trovare le alchimie necessarie per far sì che il porto rappresenti un valore aggiunto per il recupero di prospettive di ampio respiro in tutti gli ambiti settoriali strettamente connessi a tale infrastruttura”.

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