Omofobia, coming out : cosa significano? La rubrica del dottore Federico Mavilla

Federico Mavilla

Quando una persona prova sentimenti di innamoramento, desideri, ed attrazione erotica nei confronti di altre persone dello stesso sesso, si definisce omosessuale. Sul perché e sul come si diventi omosessuale si è parlato tanto, purtuttavia non esiste ancora uno studio scientifico o un’ipotesi ufficiale che possa, con assoluta certezza, spiegare il perché una persona diventi omosessuale ed un’altra eterosessuale.

L’unica cosa di cui si è certi è che l’omosessualità non è una malattia, ma semplicemente una variante normale della sessualità umana. Già da molto tempo, dunque, è ingiustificato considerare l’omosessualità come una malattia, ma nonostante questo le persone comuni continuano ad avere questo pregiudizio e gli omosessuali continuano ad essere vittime della società! Infatti, la persona omosessuale, fin dall’adolescenza, sperimenta sensazioni di diversità e di sofferenza emotiva, che la spingono verso l’isolamento sociale e che le impediscono di venire allo scoperto, causando un disagio tale da comportare lo sviluppo e il mantenimento di vere e proprie psicopatologie.
Succede, infatti, che in un primo momento l’adolescente gay o lesbica non riesce a spiegare a se stesso la propria diversità ed è solo con il trascorrere del tempo che diventa consapevole di provare attrazione e sentimenti di amore nei confronti di persone dello stesso sesso. Tale consapevolezza può compromettere in modo serio la conduzione della vita sociale di alcuni, che preferiscono isolarsi e vivere la propria omosessualità nella segretezza. Altri, invece, si nascondono dietro uno stile di vita convenzionale, aumentando il divario tra “identità pubblica” e “identità privata o omosessuale”. Inoltre, durante l’adolescenza, tutti gli omosessuali, o quasi, hanno paura che le altre persone vengano a conoscenza del proprio orientamento sessuale e sviluppano, per questo, una maggiore attenzione nei confronti del contesto sociale di appartenenza, quindi diventano più sensibili alle offese dei loro coetanei.
Qual è quindi l’atteggiamento della società nei loro confronti ? La società è spesso diffidente nei confronti delle diversità, fino al punto di considerarle pericolose, quasi una minaccia ai valori convenzionali.
Il pregiudizio anti-gay, inoltre, è rinforzato dall’ignoranza e dalla mancanza di contatti con la comunità omosessuale. Gli individui, di fatto, non conoscono la realtà gay e lesbica e ne hanno un’idea astratta basata su ciò che hanno sentito dire dagli altri. Infine, noi tutti tendiamo ad agire in modo coerente con ciò che viene ritenuto desiderabile e giusto in base alle convenzioni sociali dominanti. Questo meccanismo, ad esempio, è alla base del fatto che si è soliti deridere i gay perché è consuetudine farlo.
Questo atteggiamento di contrasto verso le persone omosessuali viene definito omofobo. Il termine omofobia significa letteralmente “paura nei confronti delle persone dello stesso sesso” e più precisamente si usa per indicare l’intolleranza e i sentimenti negativi che le persone hanno nei confronti degli uomini e delle donne omosessuali. Essa può manifestarsi in modi molto diversi tra loro, dalla battuta su una persona gay che passa per la strada, alle offese verbali, fino a vere e proprie minacce o aggressioni fisiche.
Come nasce l’omofobia? L’omofobia deriva dall’idea che siamo tutti eterosessuali e che è normale e sano scegliere un partner del sesso opposto . Tale considerazione è basata anche sulla falsa credenza che in natura non esistano comportamenti omosessuali (“L’omosessualità è contro natura”). . L’ostilità nei confronti dell’omosessualità, l’omofobia, è così diffusa nella nostra società che la maggior parte dei giovani omosessuali ha avuto per genitori persone omofobiche e, nel corso della propria infanzia e adolescenza, ha frequentato insegnanti, compagni di scuola, amici di famiglia, ecc., omofobici.
Succede quindi che gay e lesbiche sono già consapevoli della mancanza di approvazione del comportamento omosessuale da parte della società e hanno già appreso, dal loro contesto culturale, che provare sensazioni omoerotiche è meritevole di vergogna. Ecco perché è spesso inevitabile che durante l’adolescenza gli omosessuali si percepiscano come diversi e inadeguati e che molti di loro scelgano il ritiro sociale e l’isolamento piuttosto che andare verso il coming out.
Che cosa è quindi Il coming out ? E’ il processo di accettazione del proprio orientamento sessuale e di “uscita allo scoperto” per essere accettato dagli altri. Purtroppo al giovane omosessuale risulta a volte difficile riuscire da solo ad effettuare il processo di coming out, ed è quindi essenziale che sia aiutato da uno psicoterapeuta preparato , accettando gradualmente il proprio orientamento sessuale, senza sentirsi inferiore, “difettoso” o “malato”, e uscendo allo scoperto per potersi vivere serenamente la propria vita relazionale-sessuale.

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