Quando una persona prova sentimenti di innamoramento, desideri, ed attrazione erotica nei confronti di altre persone dello stesso sesso, si definisce omosessuale. Sul perché e sul come si diventi omosessuale si è parlato tanto, purtuttavia non esiste ancora uno studio scientifico o un’ipotesi ufficiale che possa, con assoluta certezza, spiegare il perché una persona diventi omosessuale ed un’altra eterosessuale.
L’unica cosa di cui si è certi è che l’omosessualità non è una malattia, ma semplicemente una variante normale della sessualità umana. Già da molto tempo, dunque, è ingiustificato considerare l’omosessualità come una malattia, ma nonostante questo le persone comuni continuano ad avere questo pregiudizio e gli omosessuali continuano ad essere vittime della società! Infatti, la persona omosessuale, fin dall’adolescenza, sperimenta sensazioni di diversità e di sofferenza emotiva, che la spingono verso l’isolamento sociale e che le impediscono di venire allo scoperto, causando un disagio tale da comportare lo sviluppo e il mantenimento di vere e proprie psicopatologie.
Succede, infatti, che in un primo momento l’adolescente gay o lesbica non riesce a spiegare a se stesso la propria diversità ed è solo con il trascorrere del tempo che diventa consapevole di provare attrazione e sentimenti di amore nei confronti di persone dello stesso sesso. Tale consapevolezza può compromettere in modo serio la conduzione della vita sociale di alcuni, che preferiscono isolarsi e vivere la propria omosessualità nella segretezza. Altri, invece, si nascondono dietro uno stile di vita convenzionale, aumentando il divario tra “identità pubblica” e “identità privata o omosessuale”. Inoltre, durante l’adolescenza, tutti gli omosessuali, o quasi, hanno paura che le altre persone vengano a conoscenza del proprio orientamento sessuale e sviluppano, per questo, una maggiore attenzione nei confronti del contesto sociale di appartenenza, quindi diventano più sensibili alle offese dei loro coetanei.
Qual è quindi l’atteggiamento della società nei loro confronti ? La società è spesso diffidente nei confronti delle diversità, fino al punto di considerarle pericolose, quasi una minaccia ai valori convenzionali.
Il pregiudizio anti-gay, inoltre, è rinforzato dall’ignoranza e dalla mancanza di contatti con la comunità omosessuale. Gli individui, di fatto, non conoscono la realtà gay e lesbica e ne hanno un’idea astratta basata su ciò che hanno sentito dire dagli altri. Infine, noi tutti tendiamo ad agire in modo coerente con ciò che viene ritenuto desiderabile e giusto in base alle convenzioni sociali dominanti. Questo meccanismo, ad esempio, è alla base del fatto che si è soliti deridere i gay perché è consuetudine farlo.
Questo atteggiamento di contrasto verso le persone omosessuali viene definito omofobo. Il termine omofobia significa letteralmente “paura nei confronti delle persone dello stesso sesso” e più precisamente si usa per indicare l’intolleranza e i sentimenti negativi che le persone hanno nei confronti degli uomini e delle donne omosessuali. Essa può manifestarsi in modi molto diversi tra loro, dalla battuta su una persona gay che passa per la strada, alle offese verbali, fino a vere e proprie minacce o aggressioni fisiche.
Come nasce l’omofobia? L’omofobia deriva dall’idea che siamo tutti eterosessuali e che è normale e sano scegliere un partner del sesso opposto . Tale considerazione è basata anche sulla falsa credenza che in natura non esistano comportamenti omosessuali (“L’omosessualità è contro natura”). . L’ostilità nei confronti dell’omosessualità, l’omofobia, è così diffusa nella nostra società che la maggior parte dei giovani omosessuali ha avuto per genitori persone omofobiche e, nel corso della propria infanzia e adolescenza, ha frequentato insegnanti, compagni di scuola, amici di famiglia, ecc., omofobici.
Succede quindi che gay e lesbiche sono già consapevoli della mancanza di approvazione del comportamento omosessuale da parte della società e hanno già appreso, dal loro contesto culturale, che provare sensazioni omoerotiche è meritevole di vergogna. Ecco perché è spesso inevitabile che durante l’adolescenza gli omosessuali si percepiscano come diversi e inadeguati e che molti di loro scelgano il ritiro sociale e l’isolamento piuttosto che andare verso il coming out.
Che cosa è quindi Il coming out ? E’ il processo di accettazione del proprio orientamento sessuale e di “uscita allo scoperto” per essere accettato dagli altri. Purtroppo al giovane omosessuale risulta a volte difficile riuscire da solo ad effettuare il processo di coming out, ed è quindi essenziale che sia aiutato da uno psicoterapeuta preparato , accettando gradualmente il proprio orientamento sessuale, senza sentirsi inferiore, “difettoso” o “malato”, e uscendo allo scoperto per potersi vivere serenamente la propria vita relazionale-sessuale.