Il Popolo dei Forconi agli ex sindaci di Modica: “Non è il Viadotto Guerrieri che deve farvi scendere in campo”

conf. stampa forconi

Al Coordinatore dei Popolo dei Forconi, Piero Bellaera(nella foto il primo da sinistra), non è piaciuto l’intervento degli ex sindaci di Modica, Carmelo Ruta, Piero Torchi e Antonello Buscema dopo la nota contro l’attuale primo cittadino, Ignazio Abbate sui lavori del Viadotto Guerrieri. “Ci voleva la chiusura di un ponte per vedere tre ex sindaci in rivolta – dice -. I Forconi non vogliono spendere nemmeno un parola sulla manutenzione di un’opera pubblica di “Ordinaria Amministrazione”, sottolineandone la parola “Ordinaria”.

Domandiamo ai commercianti, che hanno subito, vedendosi calare il loro fatturato; ai turisti continuamente impotenti di fronte ad una segnaletica stradale inefficace (per non dire inutile). A Modica, cosa c’e’ da festeggiare, visti i dasagi , causati dall’incompetenza nel gestire l’emergenza viabilita’. Il risveglio dei tre ex sindaci potrebbe essere rivolto oltre a tale argomento, anche sugli altri problemi che riguardano la disoccupazione e la crisi del periodo contemporaneo. In un paese normale, sia un dipendente dello Stato, sia un normale lavoratore, se non riesce a raggiungere gli obiettivi lavorativi riguardanti le sue competenze, spesso, va mandato a casa. In Italia, invece – prosegue Bellaera – si verifica un fenomeno unico: un dipendente statale, che ha palesemente fallito il suo mandato (o talvolta i suoi mandati) e non è stato rieletto dal popolo, ha il coraggio di ripresentarsi su delle tematiche che hanno carattere quasi marginale anzichè riguadagnarsi la fiducia inserendosi nel cuore delle questioni sopra citate che oggi stanno piegando l’intera nazione”. Il Popolo dei Forconi invita l’intera classe politica ad essere coesa per parlare dei problemi che veramente contano e che realmente sono difficili da risolvere. “A Modica, si ha la necessità di creare nuovi posti di lavoro, grazie alle attività già esistenti, bisogna conoscere le aziende che in passato hanno portato in alto il nome della nostra città; una volta risolti questi problemi, ci potremmo anche permettere il lusso di giudicare opportuni o meno i tempi di apertura del ponte o tematiche riguardanti la bonifica del manto stradale dello stesso ponte. Nel frattempo il popolo attende una coesione politica efficace per affrontare il tema delle importazioni che stanno dilagando in maniera critica, della questione immigrazione, della povertà che ci sta riportando indietro di decenni. Con tutte queste tematiche, ci voleva proprio il ponte per farvi scendere in campo”?

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