Treni in ritardo per mancanza di carburante. L’esperienza di una famiglia modicana

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Un’ esperienza che assume i connotati del grottesco quella vissuta mercoledì 17 Settembre da una famiglia, con cinque bambini, in gita al Castello di Donnafugata, che ha scelto di utilizzare il trasporto ferroviario. Partiti puntuali da Modica alle 11,53 ed arrivo, altrettanto puntuale, a Donnafugata alle 12,38. Al ritorno il treno sarebbe dovuto passare alle 15,24 per giungere a Modica alle 16,13. “Dopo una vana lunga attesa siamo stati informati sui motivi del ritardo ovvero la littorina, partita da Gela era ferma a Vittoria perché priva di carburante e da Palermo stavano provvedendo a mandare un pullman sostitutivo,

all’uopo noleggiato presso un’azienda privata. Effettivamente la corriera è arrivata a Donnafugata alle 16,50 per giungere dopo un’ora a Modica, con oltre quindi 100 minuti di ritardo”. L’elemento importante di questa vicenda riguarda il fatto che il gasolio sarebbe stato rubato a Gela, situazione che avviene da oltre due mesi con cadenza quasi giornaliera. Nonostante il personale della ferrovia abbia più volte segnalato ai vertici regionali di Trenitalia questa paradossale situazione, che provoca tanti disagi ai cittadini ed ai turisti, invogliandoli di fatto a non utilizzare il trasporto ferroviario, nulla è stato fatto, neanche mettere un semplice catenaccio nel tappo del serbatoio della nafta. Tra l’altro il furto di carburante non è di entità indifferente, in quanto ogni volta spariscono intorno ai 400 litri di gasolio.
“Questo evento – dice Nino Cerruto del Movimento Una Nuova Prospettiva – è sintomatico della politica di smantellamento che Trenitalia, nonostante utilizzi soldi pubblici (111 milioni di euro sono i soldi che lo Stato, tramite la Regione Sicilia, trasferisce all’azienda ferroviaria), da tempo ha adottato nei confronti della tratta ferroviaria Siracusa – Modica – Gela, a cui la classe politica assiste impotente o, forse, indifferente. Il continuo stillicidio della eliminazione di treni, di cancellazione di corse (“l’incidente” avvenuto porta alla cancellazione della prima corsa per Siracusa dell’indomani), della totale soppressione dei treni merci, del mancato investimento in infrastrutture sta inesorabilmente portando, nonostante le lotte condotte dal CUB ferrovia, allo smantellamento dell’intera tratta, con conseguenze negative anche per l’industria turistica.
La famiglia modicana coinvolta in questa disavventura pare abbia presentato denuncia ai Carabinieri, “nella speranza che un’eventuale inchiesta giudiziaria, unitamente ad una mobilitazione civile, possano garantire un dignitoso servizio al pari di quello prestato in altre parti d’Italia”.

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