Continuano a San Giovanni di Modica i festeggiamenti dell’Addolorata

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Continuano i festeggiamenti nella parrocchia San Giovanni Evangelista di Modica in occasione di Maria Addolorata, da sempre venerata dai modicani della zona alta della città e non solo.
Il tema della povertà dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco, scelto come motivo di fondo dell’intera settimana, è stato ben evidenziato da tutti i predicatori che si sono alternati nelle varie celebrazioni quotidiane.

Dal futuro diacono Paolo Catinello che in un’atmosfera di grande commozione ha raccontato la sua chiamata al sacerdozio come inscindibilmente legata al servizio per i poveri. E d’altronde papa Francesco ha di recente ribadito come la fraternità con i poveri sia l’unica via di accesso al cristianesimo, che non può convivere con accumulo di ricchezze e abuso di potere.
Proseguendo col frate cappuccino Emiliano Strino che insieme al parroco e ai ministri straordinari ha percorso le strade della parrocchia portando parole di consolazione e di speranza ad anziani ed ammalati, celebrando poi la sera in mezzo alle case della gente come una vera fontana del villaggio: questa era l’immagine della chiesa auspicata dal Santo Papa Giovanni XXIII.
Per giungere oggi alla messa presieduta da don Manlio Savarino, già segretario episcopale, che riprendendo un’altra espressione di papa Francesco ha invitato tutti noi a essere chiesa-ospedale da campo, rimanendo fedeli alle sofferenze dei fratelli per guarirne le ferite esistenziali.
La presenza del quadro della Madonna delle Grazie ci sta ricordando le grazie di cui Dio ricolma la vita di ognuno di noi e le tante visite che fa alle nostre comunità parrocchiali incarnandosi nei poveri che bussano alle nostre porte.
Un partecipato momento serale esteso a tutta la città è stato la veglia per la pace in cui, come tante volte ha invitato papa Francesco, abbiamo invocato la risoluzione dei conflitti che stanno costituendo nel nostro mondo la “terza guerra mondiale a pezzetti”.
Il prossimo appuntamento di particolare rilevanza sarà proprio con un testimone di pace e di giustizia, il prete palermitano don Cosimo Scordato che sabato 20 settembre alle 18 presenterà la sua ultima fatica letteraria “Dalla mafia liberaci o Signore” e racconterà la sua esperienza in una periferia esistenziale sulle orme dell’amico e beato don Pino Puglisi di cui è stato collaboratore.

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