Le villette di Via Rocciola Scrofani a Modica. 100 rinvii a giudizio

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Il Gup di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, non ha “concesso sconti” ed ha rinviato a giudizio 95 persone tra proprietari di immobili, direttori di lavori e titolari di imprese edili, e cinque presidenti di cooperative edilizie, nel processo per la vicenda delle  villette a schiera con presunte difformità ai progetti licenziati di Via Rocciola Scrofani a Modica. Contestati a tutti, tra gli altri, i reati di truffa aggravata in concorso, abusivismo edilizio e mutazione delle destinazioni d’uso degli immobili. A qualcuno anche  false dichiarazioni in atto pubblico.

Il processo ordinario inizierà il prossimo 12 maggio. Accolte in toto le richieste del pubblico ministero, Francesco Puleio. Ipotizzata una truffa di sette milioni e 600 mila euro. L’indagine della Guardia di Finanza partì a seguito di un un esposto anonimo, pare un soggetto che non aveva ottennuto l’ammissione in una cooperativa, che portò in primo luogo alla contestazione del reato di truffa aggravata in concorso ai danni della Regione Siciliana, erogatrice dei finanziamenti, e del Comune di Modica, nonché all’Ircac (Istituto regionale per il credito alla cooperazione). Le villette sotto inchiesta sono, complessivamente 95 e, secondo l’accusa, sarebbero state realizzate in maniera difforme dal progetto originario. Il collegio difensivo è tra gli altri composto dagli avvocati Salvatore Poidomani, Ignazio Galfo, Robin Giannone, Fabio Borrometi, Luigi Piccione, Rinaldo Occhipinti, Vittorio Cassì, Mimmo Barone, Gaspare Abbate, Mario Caruso, Salvatore Campanella, Nunzio Citrella, Michele Sbezzi e Davide Gaglio. Gli inquirenti hanno già segnalato alla Corte dei Conti la presunta truffa.  Nei fatti alcuni proprietari avevano presentato richiesta di sanatoria per le difformità riscontrate ai sensi della normativa vigente. Il Comune di Modica, però, ad oggi non si è ancora espresso.

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