Paolo Pavia: Chiude anche Giurisprudenza a Ragusa

Vi confermo la fondatezza della notizia che riguarda Giurisprudenza, in quanto il nostro Preside ne ha dato comunicazione durante la seduta del Consiglio di Facoltà di venerdì scorso alla quale ho partecipato. A dichiararlo è Paolo Pavia, Rappresentante degli Studenti nel Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Come pensavo, afferma Pavia, l’accordo siglato a Roma nelle settimane scorse non ha messo la parola fine alla vicenda che rischia di far arenare il polo universitario ragusano. Ne è la prova lo scambio di corrispondenza, a dir poco vivace, tra il Rettore e il Consorzio appena pochi giorni dopo la sigla dell’accordo. La mia opinione è che il progetto del Magnifico circa un disimpegno dalle sedi decentrate rimane fermo, anche se la strategia è cambiata. Il rischio di un tracollo sul piano legale era troppo forte e così Recca ha fatto sì un passo indietro, ma solo in apparenza. La sostanza delle richieste dell’Ateneo nei confronti del Consorzio non è mutata ed ecco che l’obiettivo di mantenere solo due facoltà nella nostra città, così come da sempre dichiarato dal Rettore, diventa possibile con l’aiuto del preside di Giurisprudenza. Questi ha infatti dichiarato in Senato Accademico, che ha fatto propria tale dichiarazione in una delibera, la propria volontà di lasciare Ragusa a partire dall’a.a. 2010-2011, a prescindere dal fatto che il Consorzio renda disponibili le risorse finanziarie richieste. Così resteremmo noi e Agraria. Tuttavia anche la nostra presenza a Ragusa è a rischio. Nelle settimane scorse, nel mio ruolo istituzionale di Consigliere di Facoltà, continua Pavia,  ho partecipato alle riunioni di Commissione didattica di Facoltà, di Consiglio di Corso di Laurea e di Consiglio di Facoltà nelle quali, come argomento pressoché unico all’ordine del giorno, si è discusso del piano didattico per il prossimo a.a. 2009-2010. Tale piano è stato varato definitivamente durante la seduta del Consiglio di Facoltà di venerdì 24 e va dato atto al Presidente della Commissione didattica, Prof. Antonio Pioletti e alla Prof.ssa Simona Laudani, Presidente del Consiglio di Area didattica, di essere riusciti, con la collaborazione di tutti i docenti e le limitatissime risorse messe a disposizione da una convenzione vecchia di dieci anni, a predisporre un’offerta formativa adeguata anche per il prossimo anno accademico. Va riconosciuto il merito anche ai nostri docenti a contratto di aver accettato una decurtazione delle proprie spettanze pur di garantire una qualità dell’insegnamento conforme alle aspettative e di eccellenza, pari a quella che ha sempre caratterizzato la nostra sede ragusana. A nome di tutti gli studenti ragusani rivolgo dunque un ringraziamento ai nostri docenti per lo spirito di abnegazione e sacrificio che ci stanno dimostrando. Detto questo, va pure sottolineata l’urgenza di definire con il Consorzio universitario alcuni aspetti essenziali ed inderogabili affinché si possa lavorare con quel minimo di serenità che sta alla base di un percorso di studi efficace e produttivo. Innanzitutto bisogna che quanto annunciato pubblicamente agli studenti e alla città (erano presenti infatti la stampa e le tv locali, oltre ad autorevoli esponenti politici cittadini) dal v. Presidente del Consorzio, Sen. Gianni Battaglia, durante l’assemblea del 17 marzo scorso in relazione ad un supplemento di fondi pari a 400.000 euro per l’a.a. 2008-2009 e 400.000 euro per l’a.a. 2009-2010 si concretizzi attraverso la formalizzazione dello stanziamento in una delibera del c.d.a. del Consorzio. In questo senso, infatti, il vertice del Consorzio, nella persona dell’On. Giuseppe Drago, all’epoca presidente, si era impegnato nei confronti della Facoltà, formalizzando tale impegno in una lettera scritta indirizzata al nostro Preside. Bisogna poi porre mano immediatamente e senza ulteriori indugi, al rinnovo della convenzione, adeguando le risorse alle attuali esigenze didattiche. E’ indifferibile infatti un ripristino di quei punti di eccellenza che hanno reso la nostra Facoltà una delle realtà più dinamiche e virtuose del panorama universitario nazionale. In particolare è indispensabile: – ripristinare la piena funzionalità del laboratorio linguistico di Piazza Pola e, qualora fosse necessario localizzarlo altrove, far sì che sia raggiungibile dagli studenti con la stessa attuale facilità; – attivare il laboratorio multimediale di piazza Carmine, perché possa essere fruito per gli scopi per i quali è stato realizzato, cioè seminari, corsi di lingue, convegni, conferenze e quant’altro; – dotare la biblioteca di Facoltà degli strumenti indispensabili alla ricerca e allo studio, con la possibilità di accedere ad internet e alle risorse bibliografiche on-line, nonché di personale adeguatamente preparato a fornire assistenza agli studenti nella ricerca e nella reperibilità di testi anche attraverso prestiti da parte di altre biblioteche, sia nazionali che straniere; – rendere disponibili aule per lo studio nelle ore serali, organizzando un servizio di sorveglianza da parte del personale tecnico; – riattivare le borse di studio per l’estero che hanno rappresentato, sin dalla sua istituzione, un fiore all’occhiello della sede ragusana della nostra Facoltà. Quanto sopra enunciato, rappresenta il minimo indispensabile perché si possa svolgere un lavoro didattico e di apprendimento di adeguata serietà. Ovviamente bisognerà intervenire anche su altri servizi a cura dell’amministrazione cittadina, primo fra tutti il collegamento con mezzi pubblici adeguati tra Ibla e Ragusa superiore. Non è concepibile, infatti, che gli studenti pendolari debbano impiegare un tempo pari o superiore a quello impiegato per arrivare dalla propria città di residenza, per giungere da Piazza Zama a Ibla e viceversa. Su questo punto ho già sensibilizzato il Sindaco e l’Assessore competente che mi hanno manifestato la loro disponibilità a trovare una soluzione al problema. E’ evidente che l’impegno di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra Facoltà dev’essere pieno ed incondizionato e, perciò, mi aspetto il sostegno di tutti i colleghi e dei docenti perché si trovino in tempi rapidissimi le soluzioni ai problemi che ci riguardano. Non dubito che da parte del Consorzio l’attenzione sarà massima, ma voglio sottolineare che il tempo delle promesse è finito. Ci vogliono fatti concreti ed immediati, in mancanza dei quali questa esperienza culturale e formativa, che ha dato tanto anche per lo sviluppo economico della città, è destinata a naufragare. Non sono stato tra coloro che nelle settimane scorse hanno esultato, organizzando magari dei festeggiamenti di dubbio gusto, perché pensavo e continuo a pensare che non sia ancora ora di suonare le campane della vittoria, almeno fino a quando non potremo contare su risorse adeguate e certe. Mi auguro che ciascuno faccia con impegno la propria parte. Io farò la mia.

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