IGNAZIO NICOSIA: ” Non è facile volare senza ali ed il Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, Giovanni Occhipinti è, ogni giorno di più, costretto a terra”.

"il Presidente del Consiglio Provinciale, Giovanni Occhipinti, per l’ennesima volta ha sacrificato l’autorevolezza e la terzietà proprie del Suo ruolo istituzionale per servire gli interessi, parziali, di chi, all’interno del Consiglio Provinciale vorrebbe (pia illusione) la marginalizzazione". Attacca il consigliere provinciale di Alleanza Siciliana, Ignazio Nicosia. "Costoro – dice -, non avendo potuto, in passato, trovare argomentazioni utili ad invalidare l’operato di questo Consigliere, oggi ritornano all’attacco con piccole azioni di disturbo, ed ecco che il posto in Consiglio, da sempre occupato dal Consigliere Ignazio Nicosia, viene espropriato da chi si sente più “forza di maggioranza”, ecco che all’ultimo minuto c’è chi scopre di avere qualcosa da dire su dei regolamenti esitati, da mesi, dalla prima Commissione Consiliare presieduta dal Consigliere Ignazio Nicosia, ecco che in piena riunione di Capigruppo (oggi 30 luglio 2009), il Presidente Occhipinti, in fase di costituzione del “Gruppo Intersettoriale per il monitoraggio e controllo dello stato di attuazione del Piano Territoriale Provinciale – P.T.P.” (carica che non comporta alcun gettone di presenza e/o altra forma di remunerazione) dopo avere chiesto ai presenti chi volesse far parte di tale organismo ignora platealmente l’istanza del Consigliere Ignazio Nicosia omettendo, con scienza e coscienza, di trascriverne il nominativo. Una omissione, quella del Presidente Giovanni Occhipinti, che si ripete per ben tre volte a fronte di altrettante richieste avanzate, con sempre maggiore insistenza, dal Consigliere di Alleanza Siciliana che, alla fine, prendendo atto dell’atteggiamento antidemocratico ed ostruzionistico perpetrato a proprio danno dalla più alta carica istituzionale del Consiglio Provinciale, abbandona, in segno di vibrante protesta, i lavori. L’operato del Presidente Occhipinti, ieri come oggi, non è censurabile perché rivolto contro il Consigliere Ignazio Nicosia, lo è perché tradisce l’alto valore e lo spirito profondo della Carica da Lui ricoperta, sedere sullo scranno più alto del Palazzo della Provincia è un onore ma anche un onere istituzionale di grandissima responsabilità. Il Presidente del Consiglio Provinciale, Giovanni Occhipinti, evidentemente non se ne è reso conto, ed alla fine, a pagare il prezzo più alto di questa flessione dorsale fatta a temporaneo vantaggio di qualche Consigliere più utile sarà proprio il Suo Ufficio, egli, al pari del poco nobile curato dei Promessi Sposi (Don Abbondio) è come “…un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro” e, al pari del debole personaggio manzoniano, il Presidente Occhipinti, rischia di passare alla storia non già per la propria autorevolezza ma, al contrario, per la debolezza istituzionale che lo caratterizza e che, col trascorrere della legislatura, si accresce maligna a discapito della statura politica dello stesso. Quanto a me, nonostante tutto e tutti, continuerò a svolgere il mio lavoro, anzi, intensificherò ulteriormente i miei sforzi, con lo sguardo sempre fisso sulla luminosa stella polare del diritto (spesso negato, violato, oltraggiato) di ogni cittadino al bene comune, quotidianamente al servizio del Popolo e delle Istituzioni.

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