Processato per direttissima e ammesso ai domiciliari lo sciclitano Gesso responsabile di minacce a pubblico ufficiale durante un posto di blocco

Processo per direttissima ieri mattina nei confronti di Mauro Gesso il pluripregiudicato sciclitano arrestato lunedì sera dai carabinieri per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Il giovane è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, che ha provveduto a convalidare il provvedimento restrittivo. Assistito dagli avvocati Ignazio Galfo e Pino Pitrolo, Mauro Gesso è stato immediatamente processato con il rito abbreviato e condannato a quattro mesi di reclusione. Il magistrato gli ha, quindi, concesso gli arresti domiciliari nonostante il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, avesse chiesto la misura cautelare in carcere. Nella tarda serata di lunedì, lo sciclitano era stato fermato per un controllo da una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica. Nel corso degli accertamenti i militari, visti i suoi numerosi precedenti penali e il suo atteggiamento circospetto e aggressivo, decidevano di procedere ad una perquisizione veicolare e personale sul posto, alla ricerca dell. eventuale presenza di armi e droga. A tale richiesta dei Carabinieri, Mauro Gesso, si opponeva al fine di evitare la perquisizione personale. Visto il suo atteggiamento particolarmente aggressivo e privo di ogni elementare educazione nell.approccio a dei pubblici ufficiali in quel momento in uniforme ed in servizio presso il centro cittadino, i due militari mantenevano la loro decisione a procedere. Il pregiudicato, però, per tutta risposta, si mostrava ulteriormente aggressivo e deciso a non ottemperare alle intimazioni dei Carabinieri, minacciandoli di far passare loro dei grossi guai se si fossero permessi di perquisirlo. Viste le gravi minacce e la resistenza posta in essere dal 29enne sciclitano, nonché il suo atteggiamento sconsiderato, irrispettoso e pericoloso, veniva tratto in arresto.
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