Il cliente, un docente universitario, veniva rassicurato circa i versamenti all’erario eseguiti ma i soldi, secondo l’accusa, finivano sul conto del suo consulente. Il Tribunale di Ragusa ha condannato, per appropriazione indebita, aggravata dall’essere stata consumata con abuso di prestazione d’opera, il consulente modicano Antonino Ruta, alla pena di quattro mesi di reclusione, con la sospensione, oltre al pagamento di 300 euro di multa e delle spese processuali. I fatti si sarebbero verificati tra il 2004 e il 2010, quando il professionista, approfittando della fiducia del suo cliente che si è costituito parte civile con l’avvocato Gianluca Gulino, percepiva da quest’ultimo gli importi da versare all’erario (Ici, Irpef, ecc.) ma li tratteneva in larghissima misura per proprie finalità. La vittima, peraltro, di fronte agli avvisi di accertamento per omessi pagamenti o alle cartelle esattoriali, veniva di volta in volta, grazie al rapporto amichevole e fiduciario esistente con Ruta, da questi rassicurato circa la doverosità dei pagamenti ulteriori pretesi dall’erario o giustificando gli stessi con errori per la correzione dei quali il consulente assicurava il suo impegno. Quando alla fiducia è subentrato il sospetto, l’accesso al cosiddetto cassetto fiscale della vittima ha svelato che in sette anni la somma effettivamente versata all’erario da Ruta era stata di poco più di 3 mila euro, a fronte di oltre 11 mila che nello stesso periodo il cliente aveva versato nel tempo al consulente. Adesso il giudice civile dovrà decidere ai fini della quantificazione del risarcimento del danno.
Modica, consulente non versava all’erario i soldi di un cliente. Condannato
- Febbraio 12, 2015
- 1:40 am

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