Un’auto che esce di notte da un garage, il cui proprietario è conosciuto dagli agenti di polizia. Il veicolo e l’uomo che è a bordo non risultano conosciuti. La pattuglia si insospettisce e blocca l’ auto. Nei fatti non si tratta del proprietario dell’immobile. Gli agenti effettuano le formalità di rito nonostante il conducente sostenga di essere amico del proprietario del garage. Ma, com’è giusto che sia, le forze dell’ordine hanno voluto essere certi di ciò che racconta onde capire se trattasse di persona onesta o di qualche malvivente che, colto in flagranza, si spacciava per amico del titolare del garage per evitare conseguenze penali. Dai riscontri ed anche perché è stato contattato quest’ultimo, è emerso che l’automobilista era stato autorizzato a parcheggiare il proprio veicolo all’interno del garage poiché non trovava posto. Tutto si è risolto con una stretta di mano. C’è, però, un passaggio molto importante che non va trascurato. Ieri mattina il proprietario del garage si è recato presso il Commissariato di polizia dove ha voluto incontrare il dirigente, Maria Antonietta Malandrino. Qualcuno avrebbe pensato a delle rimostranze ed invece l’uomo si è voluto congratulare con la polizia per il controllo effettuato nonostante si trattasse di un amico. “Questo intervento – ha spiegato l’uomo – mi ha dato serenità in quanto ho capito che le forze dell’ordine ci sono vicine, che non lasciano nulla al caso. Anche si trattava di persona da me autorizzata, ritengo che l’accertamento sia stato utile. Era un mio amico, ma se fosse stato un malfattore?”
AVEVA CONSENTITO AD UN AMICO DI LASCIARE L’AUTO NEL SUO GARAGE. MODICA, LA POLIZIA PENSA AD UN LADRO E LO FERMA. IL PROPRIETARIO: “HO CAPITO CHE LE FORZE DELL’ORDINE CONTRALLANO VERAMENTE”
- Settembre 3, 2009
- 1:16 am
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