Colpita da mandato d’arresto europeo. Per la Corte d’Appello può rimanere a Modica

avv. pediliggieri

La Corte d’Appello di Catania proscioglie l’indagata e rigettata la richiesta di estradizione in Polonia. Si chiude con la decisione di fare rimanere a Modica la donna polacca arrestata lo scorso mese di gennaio dai Carabinieri della Stazione di Modica, perchè colpita da un mandato d’arresto europeo, emesso dall’autorità giudiziaria polacca. U.I., 59 anni, era accusata di truffa e falsificazione di documenti, reati commessi nella sua Nazionale d’origine.

La donna, difesa dall’avvocato Raffaele Pediliggieri, il quale, nella sua opposizione ai provvedimenti, ha fatto emergere che l’interessata in Italia ha tutti si suoi interessi, sia affettivi che economici. La 59enne era stata segnalata dal Dipartimento della P.S., Direzione Centrale Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia Ufficio S.I.R.E.N.E., ai Carabinieri di Modica poiché risultava a suo carico il mandato. Dopo avere individuato il domicilio ed il luogo di lavoro, i militari avevano rintracciato la ricercata e, dopo averne accertata l’identità, avevano dato esecuzione al mandato di arresto europeo nei suoi confronti. U.I. era stata tradotta presso la casa circondariale di Catania in attesa che si concludessero le operazioni per la successiva estradizione verso la sua terra d’origine.

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