Modica: Inaugurazione del santuario della Madonna delle Grazie e presentazione del “De epidermica lue”.

.Domenica prossima sarà inaugurato ufficialmente il Santuario della Madonna delle Grazie, interamente restaurato. E’ stato confermato  oggi nel corso di un’apposita conferenza stampa indetta dal sindaco Antonello Buscema, presenti anche il parroco rettore, Don Umberto Bonincontro, il prof. Giorgio Colombo presidente dell’Ente Liceo Convitto, il prof. Antonio Sichera, dell’Università di Catania. L’interesse è anche rivolto alla presentazione, due giorni dopo, settembre, del libro di Giuseppe Raniolo che ha tradotto dal latino “De epidemica lue” di Francesco Matarazzo, – 1719 – archiatra della Contea, medico e scienziato ( una sorta di Ministro della Salute), figlio del grande medico Diego, nella ricorrenza del terzo centenario della miracolosa fine della peste dovuto ad intercessione della Madonna delle Grazie. Ieri il prof. Giuseppe Raniolo era assente in quanto vittima di un leggero infortunio. L’inaugurazione del Santuario restaurato prevede un articolato programma ed è ispirato ad iniziative di carattere religioso e culturale. Appuntamenti sono previsti venerdì 11, sabato 12 settembre, mentre domenica 13 settembre alle 19 il Vescovo della Diocesi di Noto, Antonio Staglianò, dopo la concelebrazione solenne, inaugurerà il Santuario restaurato ( con la riapertura della porta laterale chiusa nel 1600); alle 20.30 concerto di musica sacra del Coro Polifonico “Monteverdi” accompagnato all’organo dal maestro Giorgio Cannizzaro. Martedì 15 settembre la presentazione del libro di Raniolo che, come si diceva, ha tradotto dal latino l’opera complessa, circa 250 pagine, “De Epidemica lue”. “Un’opera – ha sostenuto Giorgio Colombo – di grande rigore scientifico, robusta che articola e illustra i vari tipi di epidemie esplose in quell’epoca ( 1709) nella Città di Modica e compulsa i pareri di circa 50 studiosi di medicina”. Insomma un trattato della storia della medicina. La consistenza del testo è una testimonianza sulla radici e sulla identità della Città che con questa iniziativa, ha sostenuto il prof. Antonio Sichera, consulente culturale del Sindaco, tende a recuperare, nel solco di una tradizione attivata da questa amministrazione, la memoria storica della Città fatta di carte e di uomini. Immane fu la sciagura di quell’epidemia che uccise 6000 persone a Modica decimando famiglie e parentele (100 sacerdoti, alti magistrati falcidiati) La devozione religiosa, sottolinea lo storico Barone, farà molto. Il culto per la Madonna delle Grazie, che si pratica al di sopra di ogni fazione ( San Giorgio e San Pietro) ed è assoluto. Qui in questo luogo si innestano la Scienza, l’arch. Vincenzo Mirabella che la progettò era amico personale del Caravaggio, che ospitò nel 1608 nella sua casa di Siracusa, e teneva un carteggio epistolare con Galileo Galilei; la Devozione che si traduce nel culto della Madonna delle Grazie che fermò la peste dopo una processione in suo onore ( 15 settembre 1709) e la grande Scuola Medica modicana di cui Diego padre e Francesco Materazzo figlio furono epigoni eccellenti e ricercati. Il Sindaco esalta rapporto tra la Città e la Madonna delle Grazie. Un rapporto fatto di devozione e partecipazione e che coinvolge tutti i cittadini al di là degli steccati legati al culto dei Santi. L’amore per la Madonna esalta dunque la modicanità e in questo l’opera di Francesco Materazzo, nella prefazione c’è un ringraziamento alla Madonna, e del prof. Giuseppe Raniolo aiuta a capire come scienza e religione a volte sono in un’armonica e amorevole relazione.
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