A Ragusa 1° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Narrativa

Ragusa ospiterà il 1° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Narrativa, dal 18 al 20 marzo.  Mercoledì, 18 marzo alle ore 14,30 presso l’auditorium San Vincenzo Ferreri, Ragusa Ibla, il prof. Antonio Virzì, direttore dell’Unità Complessa di Psichiatria Asp di Ragusa

e presidente nazionale della Società Italiana di Medicina Narrativa, aprirà i lavori del 1° Congresso Nazionale. Un programma fitto di incontri, dibattiti e formazione con accreditamento Ecm. Il convegno è articolato in due parti: 18 e 19 marzo: “La Narrazione Anima della Medicina”; il 20 marzo: “La Medicina Narrativa in Psichiatria”.
Gli eventi si svolgeranno, ospitati nella cornice barocca di Ragusa Ibla: Auditorium San Vincenzo Ferreri, Santa Teresa, Antico Convento e il teatro Donnafugata. Quest’ultimo ospiterà, il 18 marzo alle ore 20,30, il monologo di Chiara Stoppa: “Il ritratto della salute” – un’attrice milanese che dopo un tumore molto difficile da curare ha deciso di portare nei teatri la sua storia. Seguirà: “Quattro chiacchiere al “vertice”: Storie personali e bisogni collettivi”, un dibattito al quale parteciperanno: quattro direttori generali di Aziende Sanitarie siciliane: Maurizio Aricò, Salvatore Brugaletta, Carmelo Iacono e Giorgio Santonocito. Presente anche l’on.le Giuseppe Digiacomo – presidente della Sesta Commissione Sanità Assemblea Regionale Siciliana, il dr. Maurizio D’Arpa, dirigente Assessorato alla Salute, Regione Siciliana e il dr. Giosuè Greco, presidente regionale Fenascop – Federazione Nazionale delle Strutture Comunitarie Psico Socio Terapeutiche – Sicilia.

Tre giorni in cui si parlerà di Medicina Narrativa (NBM, Narrative Based Medicine), un approccio incentrato sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell’esperienza di malattia da parte del paziente. In un’epoca in cui la medicina ha raggiunto straordinari traguardi di sviluppo tecnologico e il concetto di Medicina Basata sulle Evidenze (EBM) è divenuto familiare, si è sentita l’esigenza di considerare la narrazione al medico al pari dei segni e dei sintomi clinici della malattia stessa. Questo approccio rappresenta uno strumento estremamente efficace nell’ambito della gestione del rapporto medico-paziente, del miglioramento della compliance terapeutica e, più in generale, del processo di riumanizzazione della medicina.

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