Il fatto che il Tar abbia dato ragione al Comune di Scicli sul Piano integrato, ci mette nella condizione di potere nuovamente operare, in seno agli uffici dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, con l’obiettivo di garantire il recupero delle ingenti somme destinate alla realizzazione di questo percorso”. Lo dice l’on. Orazio Ragusa che esprime il proprio apprezzamento al commissario straordinario dell’ente locale sciclitano, Ferdinando Trombatore, per la scelta, rivelatasi vincente, di adire le vie legali rivolgendosi al Tribunale amministrativo che ha dato ragione al Comune.
“A Scicli, per quanto ci risulta – precisa l’on. Ragusa – manca l’ultimo passaggio con il Consiglio regionale urbanistica concernente la variante al Piano. Per cui, il Comune rischiava di perdere i finanziamenti per un problema venutosi a creare a Palermo e non certo per inefficienze della macchina burocratica di palazzo di Città. Le concessioni necessarie per consentire l’espletamento degli effetti del Piano integrato non erano arrivate in tempo. E’ paradossale, quindi, che sia stato l’assessorato regionale alle Infrastrutture a revocare, attraverso una pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, il piano in questione. E visto che noi abbiamo seguito passo dopo passo l’evolversi della vicenda, prima con l’ex direttore generale, Giovanni Arnone, adesso con l’attuale, Fulvio Bellomo, verificheremo quali le procedure per fare riaccreditare le risorse economiche del Piano integrato al Comune di Scicli. Visto che il commissario Trombadore ha operato al meglio, cercheremo di comprendere in che modo attivarci in maniera sinergica anche per recuperare i cinque milioni di euro per l’ex mercato di contrada Spinello e gli oltre quattrocentomila euro per il progetto di ippoterapia. Tutti finanziamenti che erano stati assegnati e che risultano già in procinto di ritornare al mittente e che, però, occorrerebbe salvare”. Anche il Comune di Pozzallo si è visto revocare il finanziamento sul Piano integrato. “La sentenza del Tar fa scuola anche per Pozzallo – aggiunge l’on. Ragusa – Il Comune della città marittima, infatti, attende che il Genio civile di Ragusa convochi la commissione speciale per dare il via libera al progetto. E se si risolve questo inghippo burocratico, i fondi potrebbero di nuovo essere riassegnati all’ente di palazzo La Pira. Si tratterebbe di puntare ad ottenere dei riscontri molto importanti, non foss’altro perché nel circolo economico delle due città sarebbero introdotte somme ingenti destinate a favorire la produttività e quindi la crescita del mondo del lavoro a livello locale. Nel corso della settimana parlerò con chi dirige l’assessorato per avere contezza su come procedere per sbloccare questa impasse burocratica”.