“La notte della verità” ovvero quando l’arte, in questo caso la pittura, la scultura, si nutre di filosofia. Un appuntamento che vede due scenari prestigiosi: la ex chiesa dei cavalieri di Malta a Siracusa e l’ex convento di S. Anna e S. Calogero di Modica. I due momenti, fortemente significativi e accomunanti sul tema della verità, sono stati illustrati questa mattina a Palazzo San Domenico,
nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore alla Cultura, Orazio Di Giacomo, la presidente dell’Ente Liceo Convitto, prof.ssa Teresa Floridia, la prof.ssa Lucia Trombadore, Orazio Baglieri del Coro Monteverdi di Modica e Annibale Valenti, direttore artistico dell’associazione culturale L’arco e la Fonte che ha promosso l’iniziativa, che è patrocinata dai comuni di Siracusa, Modica, e dai club Rotary di Siracusa, Modica e Pachino e dall’Ente Liceo Convitto di Modica.
La manifestazione che si svolgerà a Modica dal 22 marzo al 15 di aprile e prevede un’esposizione di quadri e di sculture di tredici artisti, di cui sette siciliani, avente per temi, la notte, la verità, la luce che simboleggia la vita e la speranza in un contesto sociale complicato che mette al centro la persona con le sue ansie, le preoccupazioni ma anche la sua capacità di uscire fuori dal tunnel grazie alla sue forze che tendono alla vita e alla positività.
“Filosofo, poeta o fabbro, egli ha indagato, commenta Lucia Trombadore, la questione della verità sul piano ontologico gnoseologico, fisico, metafisico, etico e quant’altro ancora, facendone un “doloroso diletto” oppure un”ozioso impegno” pur di non rinunciare a “vestire e svestire la nudità di essa”. Quando sarà Verità e ci si chiede. Arriverà il giorno?!. Finirà la notte?!”
La manifestazione prevede alcune iniziative collaterali. Dopo l’inaugurazione della mostra domenica 22 marzo alle ore 18.00 a palazzo S. Anna, che rimarrà aperta sino a mercoledì 15 aprile, seguirà un interludio musicale a cura del Coro Claudio Monteverdi di Modica, diretto dal Maestro Orazio Baglieri. Saranno eseguite tra le altre opere di Bach, il Requiem di Mozart e la Gloria di Vivaldi, quindi l’incontro col filosofo Giuseppe Fornari, Uni-Bergamo, che parlerà su “La Verità di Caravaggio”; l’intervento si avvarrà del coordinamento dal Prof. Paolo Nifosì
Domenica19 aprile alle 21.00 nell’ex Convento di S. Anna e S. Calogero – Liceo Convitto Fondazione – Qoelet lettura scenica a cura di e con Antonio Zanoletti. Le scenografie sono di Andrea Decani.
“L’ente Liceo Convitto, afferma Teresa Floridia, partecipa con molto entusiasmo a questa iniziatica dall’alto spessore artistico che ben si coniuga con lo spirito d’iniziativa dell’Ente Liceo Convitto pronto a cogliere queste iniziative di largo respiro sul piano delle idee e del messaggio culturale proprio in un periodo difficile e complicato che stiamo vivendo. La ricerca della verità è un tema centrale per la persona in quanto tale. Questo evento aiuta a dare delle chiavi di lettura e lo fa attraverso espressioni alte dell’arte come la pittura, la scultura, la recitazione e il canto”.
La manifestazione si avvale di un ricco catalogo che presenta le opere dei tredici artisti ed è arricchito di alcune note critiche di Lucia Trombadore, Annibale Valenti che dichiara che “c’è una notte intesa quale unica verità: quella della fine di tutto in una visione nichilistica, tipica delle nostra epoca, che ci espone con insistenza al culto della morte e dell’orrore in un totale oscuramento di ogni verità, rivelata o faticosamente ricercata… e c’è un verità che si oscura nella notte”.
“Un evento che si porta dietro un grande impegno, commenta Orazio Di Giacomo, in termini di ricerca e di studio che viene brillantemente superato dall’apporto di interventi di grande spessore culturale. Il tema della verità e del suo oscuramento è tipico della contemporaneità e questo lavoro si sforza di superarlo attraverso strumenti e linguaggi universali che sono la pittura, la recitazione, il canto. In fondo al tunnel c’è sempre una luce che ci indica la strada da percorrere; ed è quella luce che da speranza e vita alle nostre aspettative e allo stesso nostro modo di vivere”.