Sulla vertenza aperta con la multinazionale Socotherm di Pozzallo. Giovanni Avola.” Un attentato contro la Sicilia.Un atto di pirateria a danno del lavoro”

Il rischio di cancellare il livello occupazionale alla Socotherm,società multinazionale leader mondiale che produce tubazioni con rivestimento anticorrosivo con un fatturato di 400 milioni di euro, il cui stabilimento insiste nell’area ASI Modica – Pozzallo viene fortemente contrastato dalla CGIL che ieri è intervenuta all’assemblea dei lavoratori, pronti al passaggio in mobilità, con il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola, il quale alla fine dell’incontro ha dichiarato: “ La vertenza Socotherm sta per diventare l’ennesimo caso simbolo di una storia che si gioca tutta contro il Sud e la Sicilia in particolare. La decisione è un atto di denuncia, chiaro e convinto, dell’atteggiamento di chi beneficia di quindici milioni di euro, di cui sette a fondo perduto dalla Comunità europea, per concretizzare un insediamento industriale, nel 2007, e obbligato a mantenere per cinque anni il livello di produzione e quindi quello occupazionale. Adesso di colpo la decisione di smobilitare mettendo in mobilità 100 lavoratori e andarsene bellamente ad Andria, dove esiste un’altra impianto del gruppo, per realizzare le commesse che pervengono da ogni parte del mondo. Come dire umiliati e “mazziati” per una questione che non è solo politica e sindacale ma attiene alla capacità della classe dirigente siciliana, in modo trasversale e convinto, di respingere quello che definisco un atto di pirateria sociale che si consuma contro la Sicilia e i siciliani. Auspico che il Presidente della Regione Lombardo che si erge a paladino degli interessi dell’isola e il Ministro per le Attività Produttive possano intervenire in modo decisivo e definitivo per rompere questa spirale perversa di interessi giocati tutti a favore dell’impresa multinazionale e contro i siciliani e i lavoratori che pagano sulla propria pelle un’iniziativa industriale che ha il sapore dell’avventura e della scorribanda .”
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