RAGUSA. LA POLIZIA “NUCLEO SCORTE INTERNAZIONALI” ESEGUE ACCOMPAGNAMENTO COATTO IN TUNISIA DI DUE PERICOLOSI EXTRACOMUNITARI

Agenti della Polizia di Stato appartenenti al “nucleo scorte internazionali” ed in servizio alla Questura di Ragusa, hanno eseguito l’accompagnamento coatto in Tunisia di due pericolosi cittadini extracomunitari. Si tratta di Hedi Ammar, tunisino di 26 anni, e  Moez Belhaj, tunisimo di 29 anni. Il primo sbarcato clandestinamente a Lampedusa il 26 dicembre 2008 e collocato presso il centro di Accoglienza di Pian del Lago a Caltanissetta, lo scorso 6 gennaio si allontanava arbitrariamente da quella struttura eludendo la sorveglianza e rendendosi irreperibile sul territorio. Successivamente rintracciato in provincia di Ragusa il 15 agosto era stato destinatario di un decreto di espulsione con contestuale ordine del Questore di Ragusa a lasciare il territorio nazionale entro cinque giorni ai quali non ha mai ottemperato. Belhaj sbarcato clandestinamente a Lampedusa e collocato presso il centro di Accoglienza di Bari Palese, il 16 gennaio scorso si allontanava arbitrariamente da quella struttura eludendo la sorveglianza e rendendosi irreperibile sul territorio. Entrambi gli extracomunitari il 31 agosto venivano tratti in arresto in territorio della Provincia di Ragusa, unitamente ad altri quattro connazionali per reati inerenti gli stupefacenti (art. 73 del D.P.R. 309/90). In sede di giudizio, il Tribunale di Ragusa ha condannato Belhaj alla pena di un anno e sei di reclusione ed euro 4.000 di multa e Ammar alla pena di 2 anni ed 4 mila euro di multa disponendo, ai sensi dell’art. 16 del D. L.vo 286/98 la sostituzione della pena detentiva inflitta con la sanzione dell’espulsione dal territorio italiano per la durata di cinque anni. Gli accertamenti eseguiti dal personale dell’ufficio immigrazione della Questura presso il Consolato Tunisino di Palermo, hanno consentito di addivenire alle esatte generalità dei due stranieri e pertanto gli stessi, lo scorso primo ottobre sono stati prelevati dalla casa circondariale di Ragusa da quattro agenti della Polizia di Stato, e condotti prima a Palermo per i necessari adempimenti burocratici presso la citata rappresentanza diplomatica e successivamente scortati fino a Tunisi a bordo di un volo di linea, ove una volta giunti sono stati consegnati alle locali Autorità di Polizia.
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