Portalettere, malattie, ritardi, ferie, denunce. C’è tutto questo dopo i fatti di Modica dove una portalettere è stata posta d’ufficio in ferie con l’interruzione del servizio in un’ampia zona di Modica, tanto da fare esplodere il caso delle ferie non godute dai lavoratori del Centro di Smistamento che interessa anche Scicli, Ispica e Pozzallo. La Cisl, che la scorsa settimana aveva denunciato i fatti all’Ispettorato del Lavoro chiedendo un tavolo di concertazione ora sposta la mira sul Prefetto e sui sindaci del Comprensorio con l’obiettivo di di sollecitare l’approntamento di un serio programma di smaltimento delle ferie pregresse da parte di Poste Italiane nel centro di Via San Giuliano.
“All’inizio del mese di marzo – spiega il segretario territoriale della Cisl Slp, Giorgio Giummarra – si contavano circa 900 giornate di ferie del 2014 ancora da erogare alle 51 unità lavorative applicate nei territori di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo. Dietro le nostre costanti sollecitazioni, l’azienda ha disposto, a partire dal 16 marzo scorso, la corresponsione d’ufficio del maturato. Un rimedio peggiore dello stesso male”. Come accaduto con Modica, non essendo prevista la surroga del personale assente con altri portalettere, le zone di recapito restano, quindi, scoperte anche per periodi superiori ai 15 giorni con le ovvie implicazioni che porteranno alla violazione delle norme che regolano il servizio ed i disagi che comporteranno per l’utenza. Giammarra chiede un intervento di Prefetto e sindaci presso l’azienda per trovare una più corretta risoluzione della denunciata problematica. La replica di Poste Italiane. ”La responsabilità di eventuali disservizi non è perciò ascrivibile né direttamente né indirettamente a Poste Italiane – spiega la responsabile comunicazione territoriale Sicilia di Poste Italiane, Maria Grazia Lala -. Al fine di evitare altri possibili fraintendimenti, Poste Italiane invita perciò la clientela a verificare il timbro apposto sulla corrispondenza e a rivolgere eventuali segnalazioni a chi è direttamente responsabile del servizio”.