Scegliere di gustare una buona tazzina di caffè, adatta alle proprie preferenze in termini di sapore e gradevolezza è indubbiamente ad ogni ora del giorno uno dei piaceri migliori che ci possiamo concedere. La cura nella preparazione dell’espresso (macinazione istantanea “on demand”) è di fatto diventata per il gestore Corrado Roccasalvo la peculiarità principale per il Movivì (l’ho bevuto) new entry in termini di caffetterie a Modica Sorda.
Azienda nuova, personale nuovo e apertura sobria per questo locale nuovo di zecca in cui l’impatto per il cliente diventa prioritario. Qui la “tazzina” è diventata una vera e propria arte, fatta di preparazione, competenza e professionalità. Per raggiungere questi livelli professionali, Corrado, figlio d’arte (assieme al padre, anni fa, gestiva uno dei locali di ristorazione più prestigiosi di Rosolini) ha investito tempo e denaro frequentando a Scandicci corsi specifici (Umani Camp) sulla preparazione dell’espresso: tostatura, caffetteria, sensoriale, di primo, secondo e terzo livello con il famoso trainer Andrej Godina, personaggio televisivo che ha avuto il coraggio di criticare a “Report”, trasmissione televisiva condotta dalla Gabanelli, la qualità del caffè napoletano, notoriamente ritenuto, a torto o ragione, il migliore caffè della Penisola. Tant’è che il giorno dopo la dichiarazione tv, i napoletani lo volevano “morto”. “La selezione dei chicchi, crudi o verdi –riferisce Corrado- li seleziono di volta in volta. Le mie miscele personalizzate provengono dal Brasile e Colombia, ma confido molto presto di recarmi in Indonesia, notoriamente ritenuta la patria mondiale in termini di qualità del caffè”. Per tali ragioni l’innovatore e fantasioso Corrado pensa di fare arrivare a Trieste un contanier di “coffea” indonesiano selezionato direttamente nelle piantagioni locali. C’è da rilevare, infine, che il Movivì (abbina al servizio di caffetteria, anche deliziose colazioni e aperitivi) ha finito per sollevare la curiosità di molti ristoratori di Modica, desiderosi di gustare e magari carpire qualche piccolo segreto nella preparazione di questo insostituibile “cardiotonico” quotidiano.