Era stato indagato e per questo processato perchè accusato di detenzione di tartarughe della specie protetta. E’ stato, alla fine, assolto per non avere commesso il fatto Francesco Oscini,47 anni, nato a Francoforte ma residente a Pedalino, frazione di Comiso, difeso dall’avvocato Enzo Giannone. Le testuggini erano della specie «Testudo Hermanni» che risultano nella lista degli animali in estinzione e, dunque, protetti dalla convenzione di Berna
e incluse nell’allegato A del Regolamento (Ce) 1332 del 2005, si passano guai seri. L’assoluzione per l’uomo è stata decisa dal giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato. La vicenda ebbe inizio il 4 novembre del 2009. Francesco Oscini oltre alla passione per le armi, in quanto cacciatore, è appassionato anche di serpenti. Nel 2009 una «soffiata» ai militari segnalava la presenza di rettili in casa Oscini. Durante una perquisizione domiciliare i carabinieri trovarono due serpenti «Boa» e armi regolarmente denunciati e detenuti in casa.
Nell’orto recintato del pianterreno, in uso ai suoceri, anche 4 tartarughe terrestri, ben nutrite con foglie di verdure e in buone condizioni, come ha avuto modo di accertare il medico veterinario coinvolto per la consulenza tecnica. L’unica distrazione, che è costata la denuncia penale e 6 anni di processo a Francesco Oscini, è stata quella di non avere dichiarato ai sensi delle disposizioni di legge le tartarughe, specie protetta e in via di estinzione. L’uomo ha ammesso la passione per la caccia e per i serpenti, nonché la proprietà delle armi, ma ha affermato che le tartarughe erano della suocera, abitante al pianterreno, nel frattempo deceduta.