I mal di pancia del Partito Democratico di Scicli. Presentata mozione

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Essendo state formalizzate le dimissioni dal Consiglio Comunale del Capogruppo Pd Claudio Caruso, oggi più che mai riteniamo che serva estrema chiarezza dal parte della Segreteria cittadina riguardo al ruolo del Gruppo consiliare del Partito Democratico in seno al massimo consesso cittadino. In consiglieri comunali del partito Democratico di Scicli, Gianpaolo Aquilino, Marco Causarano, Massimo Ciavorella e Giuseppe Puglisi, così si esprimono, manifestandosi oltremodo disorientati.

“Rispetto a dichiarazioni con le quali da un canto (la settimana scorsa) con una nota alla stampa della stessa segreteria, sembrano prendersi le distanze dalle attività del Consiglio Comunale laddove si dice che “le dimissioni di Caruso danno opportunità al Partito Democratico di fare chiarezza intorno alla propria rappresentanza al Consiglio Comunale”, mentre dall’altro anche le ultime vicende sembrano legittimare l’attività dello stesso Consiglio Comunale (e con essa quella del gruppo consiliare Pd), allorchè si è registrata la presenza dello stesso Segretario politico del Pd alla seduta di consiglio aperta su Truncafila di lunedì scorso (in seno alla quale lo stesso ha proferito opportuno intervento politico) nonché lo stesso ordine del giorno di questo coordinamento che, proprio al punto 2), stabilisce espressamente che si trattino “delibere prossimo consiglio”.
Per tali ragioni, prima ancora che si entri nel merito della trattazione di tale punto, si richiede precisa mozione politica del Segretario da trattare in seno ad assemblea degli iscritti che, riteniamo, rappresenti il più rappresentativo organismo cittadino del partito all’interno del quale trattare un atto di tale genere, politicamente straordinario, circa la permanenza di un gruppo consiliare in seno all’organismo nel quale è stato eletto.
Rispetto alle citate dimissioni di Claudio Caruso, peraltro, si approfitta della presente per richiedere formali chiarimenti allo stesso rispetto ad un passaggio molto “delicato” della sua nota di dimissioni, ovvero laddove si asseriscono sopraggiunti fatti nuovi – fra quelli posti a fondamento delle dimissioni – ed in particolare “la conclusione della relazione della Commissione Prefettizia con evidente riscontro di fatti rilevanti rispetto ai presupposti di scioglimento previsti dalla legge”.
Poiché la suddetta relazione – allo stato – è atto di esclusiva pertinenza dell’Amministrazione degli Interni e nessuno di noi è a conoscenza, infatti, si chiede di riferire e rappresentare anche agli scriventi consiglieri comunali i menzionati fatti rilevanti rispetto ai presupposti di scioglimento previsti dalla legge”.

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