La carenza di infermieri implica una scarsa organizzazione all’interno dell’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale Maggiore di Modica. Questo quello che è stato denunciato in una lettera inviata al direttore sanitario, Piero Bonomo, del nosocomio ed è anche ciò di quanto si è discusso nell’incontro tenuto col direttore Bonomo, coi rappresentanti sindacali del Nursind, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, Claudio Trovato e Franco Lucifora,
ed una delegazione dei sottoscrittori della denuncia. “A seguito della lettera – spiegano i due sindacalisti – abbiamo preso contatto, immediatamente, col dottore Bonomo per cercare una risoluzione delle problematiche che vivono giornalmente i colleghi. Dopo un proficuo confronto, il direttore, comprendendo la situazione e rilevata la carenza non ha esitato molto ad assegnare due infermieri che provengono dalla riorganizzazione dell’Ospedale Busacca di Scicli”. In tale occasione il principale responsabile del “Maggiore” ha esplicitato ai rappresentanti del Nursind e ai lavoratori quanto si sta facendo attraverso la riorganizzazione del nosocomio sciclitano ed h annunciato che altre due unità infermieristiche saranno assegnate anche al Reparto di Chirurgia di Modica. Il restante personale(quattro unità)che rientrano sempre nella riorganizzazione del “Busacca” rimarranno nella disponibilità del presidio ospedaliero sciclitano e cioè due in Medicina e due al Pronto Soccorso. Questi ultimi, alternativamente, supporteranno il Pronto Soccorso di Modica consentendo, in tal modo, di garantire il Triage h 24. “Dobbiamo cercare di risolvere le problematiche – chiarisce Bonomo – per il bene dei lavoratori e dell’utenza. L’incontro è stato molto costruttivo con la disponibilità di tutti a venirci incontro. Stiamo muovendoci per attuare, come vuole il direttore generale dell’Asp, questi programmi ed eliminare le difficoltà”. “Ci preme ringraziare il direttore Sanitario, Bonomo – concludono, dal canto loro, Trovato e Lucifora – per l’immediato interessamento e la fattiva collaborazione.”