Si aggira tra 50mila e 70mila euro l’evasione della tassa di soggiorno non versata nelle casse del comune da parte di alcune attività ricettive della città. In una lettera inviata al Direttore del Consorzio, Salvatore Roccasalva, il presidente, Renato Nuccio, lo invita a comunicare all’amministrazione comunale, al sindaco, Ignazio Abbate, all’assessore al Turismo, ai tributi e alle Finanze in ordine alla elevata evasione sulla tassa di soggiorno da parte di numerose attività ricettive.
“Facendo un sondaggio a campione, scrive il presidente Nuccio, per tipologia di struttura e presenze accertate, e proiettando i parametri ottenuti ai circa 3000 posti letto del territorio, si ipotizza una potenziale differenza dalle presenze effettive registrate nel 2014 (circa 120000 presenze) di una percentuale stimata fra il 60%/80% con un possibile danno erariale stimabile che vale tra 50.000,00/70.000,00 euro”.
Il Consorzio ne deduce che tutto ciò comporta minori risorse da destinare al territorio e quindi è necessario invitare il sindaco e gli assessori competenti a provvedere al fine effettuare i relativi controlli avendone la autorità istituzionale.