VITTORIA. REGOLAMENTO MERCATO ORTOFRUTTICOLO, I CONSIGLIERI CIRICA E CARUSO: “IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI FALCO RICERCHI IL DIALOGO PIUTTOSTO CHE FOMENTARE LE CONTRAPPOSIZIONI”

“Il presidente del Consiglio comunale di Vittoria ha perso una buona occasione per rimanere in silenzio. Le accuse di boicottaggio che Di Falco ha rivolto ai componenti del civico consesso gli si ritorcono contro. Si sarà chiesto il motivo di tutte queste assenze? Avrà forse pensato che ci sarebbe voluto prima un passaggio istituzionale più adeguato e più consono agli impegni che ciascun consigliere sarà chiamato ad assolvere per dare vita ad uno strumento di fondamentale importanza per il futuro della struttura produttiva più importante della città? Oppure riduce tutto alla solita teoria dei complotti che, ormai, non fanno più presa da nessuna parte e che sanno tanto di vecchio?”. Lo dicono i consiglieri comunali Santo Cirica e Franco Caruso che non hanno digerito le esternazioni di Salvatore Di Falco a margine della presentazione suddetta rispetto a cui lo stesso presidente del Consiglio non ha mancato l’occasione per inviare roventi critiche all’indirizzo dei componenti del civico consesso. “La presentazione alla città, così come è stata pensata e attuata – dicono i tre consiglieri – si è risolta nella solita manfrina a sfondo elettoralistico di cui, sinceramente, in questo momento nessuno sente il bisogno. Occorre, piuttosto, impegnarsi in maniera seria e documentata per fornire al mercato ortofrutticolo uno strumento atteso da decenni e che, proprio per questo, non potrà essere liquidato nell’arco di un paio di sedute. Ecco perché riteniamo che il momento della presentazione pubblica non fosse quello ideale per aggregare i consiglieri. In aula, invece, faremo sentire la nostra voce, ci confronteremo, forniremo la nostra posizione sulla delicata questione, tratteremo, se necessario, affinché si possa giungere al traguardo che, come giustamente viene sottolineato da più parti, ha una valenza speciale. E’ indispensabile fare ma la fretta non può essere cattiva consigliera solo per giustificare operazioni di stampo elettoralistico. Noi, come sempre, quando c’è da fornire una mano alla città siamo pronti a compiere la nostra parte. A patto che le strade intraprese ci convincano. E, soprattutto, che questa arroganza istituzionale sia messa da parte e che si cerchi il dialogo piuttosto che fomentare le contrapposizioni”.

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