RAGUSA. “BUONGIORNO ASCOM, E’ L’ORA DI SVEGLIARSI”. REPLICA DI GIUDICE A SORBO: “SIA PER LE IMPRESE”

Di seguito una dichiarazione di Massimo Giudice, direttore provinciale di Confesercenti che replica alla nuova nota diramata stamani dall’Ascom di Ragusa. “Nonostante la Confesercenti non abbia fatto alcun riferimento all’Ascom nelle recenti dichiarazioni, apprendiamo di una replica farfugliante da parte del presidente della sezione di Ragusa di quell’associazione di categoria, con la quale il signor Cesare Sorbo fa finta di non conoscere me e la Confesercenti. Ed allora all’egregio presidente rispondiamo a tono. Che Sorbo nulla sappia non mi preoccupa e non mi impressiona, non è colpa mia se non conosce la Confesercenti, lo invito ad aggiornarsi visto che siamo in Italia tra i più rappresentativi. Noi della Confesercenti non siamo paladini, come tenta di farci passare il signor Sorbo, ma siamo pronti, come prevedono i nostri obiettivi, ad aiutare le imprese, a sostenerle concretamente. Sorbo, evidentemente ha il carbone bagnato rispetto alle cose che abbiamo detto sui centri commerciali comunali. Pur non essendo stato nominato, se l’è sentita, ponendosi come inutile protagonista. Di certo la sua replica impoverisce la sua sigla, sigla che naturalmente rispetto e con cui a livello nazionale e regionale c’è ampia collaborazione per favorire le piccole e medie imprese. Tanto è vero che alla conferenza nazionale di Confcommercio è presente il presidente nazionale di Confesercenti. Quando Sorbo, che si occupa del livello comunale, avrà accesso ai tavoli provinciali e regionali che si occupano del commercio, allora avrà sicuramente la possibilità di conoscermi visto che probabilmente come presidente territoriale coltiva amicizie solo in ambito locale. Per tornare alla vicenda dei centri commerciali naturali, la Confesercenti si è schierata a difesa delle imprese e in particolare delle piccole e più vulnerabili. Ricordo a Sorbo che i centri commerciali naturali sono un mezzo per aiutare le imprese e il turismo, il principio identifica le aziende e non i sindacati. In parole povere alla creazione dei centri commerciali naturali le imprese devono essere le reali protagoniste, le prime donne, non certo i sindacati, benché meno i presidenti territoriali. Quanto alla vicenda di Ibla, Confesercenti invita il signor Sorbo a rispettare le scelte operate dal presidente del Comitato per Ibla piuttosto che attaccarlo solo perché la pensa diversamente da lui. O forse devo essere costretto a pensare che il recente scollamento che si registra sempre più tra i commercianti e l’Ascom, con la costituzione di diversi comitati spontanei, vedi Ibla e vedi Ragusa Centro, stia facendo innervosire il signor Sorbo. Di certo la Confesercenti ha saputo guadagnarsi il suo spazio anche a Ragusa dove, dopo la recente fase di rinnovamento interno, conta ben più di 200 aziende, imprese riconosciute dall’Inps. Numeri certi e non detti a vanvera, come spesso accade, senza prove. Infine, Sorbo ci accusa di non essere propositivi e di non aver realizzato iniziative. Se ritiene, possiamo fargli avere il lungo elenco delle nostre iniziative, tra l’altro riprese anche dalle agenzie di stampa e dalla Rai, così magari potrà trovare spunto per le sue, quelle si, sempre più ridotte. E comunque, al fine di stringere la mano al presidente Sorbo, visto che dice di non conoscermi, sarò presente alla riunione convocata a Ragusa per i prossimi giorni”.
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