Adiconsum, la Sanità ed i Presidi Sanitari. “L’Asp Ragusa non ci sente”

gianni cerruto

La politica o meglio i politici in questi giorni si impegnano a difendere i propri territori, con proteste eclatanti o forzature tali da “costringere” l’Asp 7 di Ragusa a prendere provvedimenti per mantenere la “porta aperta” delle Chirurgie degli Ospedali di Comiso e Scicli.  Mentre oggi siamo in attesa di un Chirurgo che assicuri un buon servizio alla collettività (dal 4 maggio dovrebbe arrivare al Civile da Palermo il Dottor Fazio) evitando il “turismo sanitario” con aggravio di spese all’Azienda e al paziente,

la politica si ferma a guardare che venga assicurato un servizio limitato a piccoli interventi chirurgici.  Adiconsum denuncia anche altri problemi che sicuramente hanno una rilevanza maggiore a favore della collettività, quella dei “Presidi Sanitari”. Si tratta di strumenti, utensili o apparecchiature che permettono alla persona disabile di compiere un atto che non potrebbe fare in condizioni normali, o apparecchiature che sostituiscono o migliorano la funzionalità di una parte del corpo.  Sono molte le richieste avanzate e ferme presso gli Uffici dell’ASP di pazienti che hanno necessità di accedere alla erogazione dei Presidi. “Sono molte le persone – spiega il presidente, Gianni Cerruto – che si rivolgono a noi come Associazione per intervenire sui tempi di fornitura, che molto spesso superano i termini massimi di consegna/fornitura stabiliti dalla Procedura Aziendale emessa dalla stessa ASP. Non è possibile che i pazienti attendano oltre un anno per avere una fornitura protesica o altro presidio, con ulteriore aggravio dello stato di salute del paziente ed un ulteriore conseguente futuro aggravio di spese a carico della collettività.  “Abbiamo sollecitato l’Asp di Ragusa ad attenzionare il fenomeno, significando che molte persone, per la mancata fornitura dei presidi oltre a star male, in alcuni casi devono rinunciare anche al lavoro, unico reddito di sostegno, o in altri casi a trovare vie alternative per dotarsi del presidio stesso (parenti, conoscenti). Questo è un problema che va attenzionato e affrontato anche dalla politica affinché siano reperiti i fondi utili per sostenere chi ha necessità, perché in un momento di crisi la gente è costretta a rinunciare a curarsi con un aumento esponenziale della gravita delle patologie”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa