Modica festeggia il suo Patrono. Tant’è le iniziative religiose e folkloristiche che culmineranno oggi pomeriggio con la lunga processione che si concluderà in tarda sera. “A cchi ‘nputtamu a nuddu”, e’ voce che si alzerà ripetutamente durante il tragitto alimentata dal grido, sempre dei portatori, “Gioggiu, Gioggiu, Gioggiu”.
Alle 8 saranno sparati 23 colpi di “cannone” cui seguirà la prima celebrazione eucaristica, poi ogni ora fino alle 16. Subito dopo la lunga processione che attraverserà tutta la parte alta per scendere fino a Modica Bassa, per la visita alla chiesta di S.Margherita, ritenuta la “fidanzata” del Santo a cavallo, per passare davanti alla Chiesa di San Pietro, l’altro patrono della città, nella speranza che si aprano i portoni e San Giorgio possa finalmente accedervi. L’associazione dei portatori di San Giorgio ha preparato l’uscita trionfale e il il percorso che toccherà anche la casa del Beato Nino Baglieri, il Collegio dei Salesiani, la società Operaia Carlo Papa. Al rientro della statua, sulla facciata di San Giorgio, ci sarà la proiezione in videomapping di “La vittoria del bene”, a cura di Elisa Sonia Nieli di Palazzolo Acreide, prima dei tradizionali fuochi d’artificio. Poi i ripetuti giri in chiesa del simulacro fino a quando i portatori non saranno stressati. “La festa di San Giorgio a Modica – spiega il salesiano Piepaolo Galota – è una tradizione lunga secoli, ricca di tradizione ed elementi folkloristici conosciuti da sempre, che andrebbero di tanto in tanto rispolverati per tornare alle origini della festa e riscoprirne quella che era la pietà popolare che caratterizza le novene, le preghiere e i canti, religiosi e popolari”.
nella foto, è il 2002, San Giorgio esce dalla Chiesa Madre di San Pietro(Foto Giovanni Antoci)