Aricò, quale promessa per la Chirurgia di Scicli? C’illumini d’immenso!

saro cannizzaro

Attendiamo con ansia martedì prossimo per capire quali altre promesse farà il direttore generale dell’Asp Ragusa, Maurizio Aricò, riguardo all’Ospedale Busacca di Scicli. Perchè sappiate che è facile promettere, difficile mantenere soprattutto quando le intenzioni sono, poi, diverse da quello che s’intende fare. Noi una nuova chanche la vogliamo dare al “nominato” dalla Regione per la sanità ragusana che finora ha dato l’impressione di volere creare un unico ospedale provinciale a Ragusa. Sono sensazioni personali ma, che ne so, in passato ci ho quasi sempre azzeccato.

Ricordo la Caserma dei Carabinieri di Frigintini, il Tribunale di Modica, l’Ufficio Postale di Marina di Modica, quando anticipavo la chiusura della determinata struttura e il politico di turno mi smentiva salvo poi non rispondere più, come se nulla fosse, a chiusura compiuta. Chi vivrà vedrà: del resto la fiducia spesso si manifesta a pelle e su Aricò, purtroppo, la mia pelle si ribella. Lui, probabilmente, mi smentirà e allora ne saremo felici.Aricò era atteso a Scicli già a metà della scorsa settimana, ma l’incontro è slittato di alcuni giorni come da prassi e l’intera comunità è in trepidante attesa per conoscere il reale destino dell’ospedale. Del resto anche io mercoledì scorso ho atteso, invano, un’ora il suo arrivo alla conferenza stampa da lui stesso convocata all’Ospedale Maggiore, per cui c’è poco da meravigliarsi. Magari, sempre se martedì prossimo ci farà l’onore di fare una capatina al Busacca, ci potrebbe spiegare il sotto utilizzo del personale di Chirurgia: un primario, Gaudenzio Aprile, costretto solo a fare ambulatorio o piccoli interventi, come gli altri due chirurghi, Salvatore Vindigni e Augusto Ignoto, costretti alla chiurugia ambulatoriale e a qualche ernia su giovane degente o al day surgery. Per non parlare degli infermieri di sala operatoria utilizzati al minimo. A tutti questi viene calpestata la dignità personale e professionalità. Lo stesso dottore Ragazzi, cui era stato dato incarico in sostituzione di Franco Susino, è stato trasferito a Vittoria, in sovrannumero. Tutto questo produce  liste d’attesa ancora più lunghe e l’aumento dei numeri per le strutture private con le quali l’Asp si convenziona. Eppure queste ultime sono nelle stesse condizioni del “Busacca”, ovvero senza rianimazione. Oggi nel nosocomio di Scicli, pensate, si operano circa quattro ernie a settimana quando in passato per gli interventi di coliciste, la Chirurgia sciclitana era il primo reparto in assoluto in provincia e tra le prime dieci in Sicilia. Come dire “puniamo gli efficienti”, cosa che per Maurizio Aricò non è novità dopo che mercoledì scorso ha rispettato i giornalisti assenti punendo i presenti, dal momento che ha deciso di andarsene senza nemmeno salutare. Dal parlamentare regionale Orazio Ragusa sarà chiesto di riservare analogo trattamento assicurato(attenzione ho detto assicurato) al sindaco di Comiso sul reparto di Chirurgia del «Regina Margherita». La risposta ve la posso anticipare ma credo che voi lettori la immaginiate già. Promettere non costa nulla: difficile è mantenere.

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