Gli esponenti gelesi di spicco di Cosa Nostra, Emmanuello, Billizzi e Gammino, sono stati condannati come responsabili ed esecutori della strage di San Basilio a Vittoria. La sentenza della Corte d’Appello di Catania, emessa in seguito alla rimessione della Corte di Cassazione, ha comminato le pene di legge e ha riconosciuto le responsabilità del gotha di Cosa Nostra gelese e ha dato il senso e la misura della forte pressione che la mafia stava preparando su Vittoria
e che le forze dell’ordine e la Procura distrettuale antimafia hanno sventato. Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, si ritiene soddisfatto per l’esito del giudizio nei confronti delle vittime e del Comune, ma esprime amarezza per la pena mite inflitta, grazie alle norme sui collaboranti e alle attenuanti, a Billizzi e a Gammino (quest’ultimo autore materiale dell’uccisione delle vittime innocenti Salvatore Ottone e Rosario Salerno) rispetto all’efferato delitto commesso. “Per quanto le norme sui collaboranti vadano sicuramente mantenute – spiega Nicosia – emerge la necessità di una modifica dei criteri e dei parametri delle condanne, a maggior ragione quando, come in questo caso, la responsabilità è già stata acclarata in altri procedimenti e il contributo fornito dai collaboranti è marginale rispetto all’accertamento dei fatti”.