Trentanove famiglie sciclitane, sorteggiate a caso, parteciperanno alla realizzazione di un progetto di rilevamento della presenza del gas radon nel territorio provinciale. Ad annunciarlo è l’ufficio comunale di protezione civile, guidato da Ignazio Fiorilla. “Il progetto rientra nel più ampio Piano Nazionale Radon gestito dall’Istituto Superiore di Sanità, prevede la misurazione del radon attraverso un piccolo dispositivo (un dosimetro) di dimensioni 5 centimetri circa, che sarà posto nella abitazione dei 39 prescelti, per un periodo di 12 mesi, suddiviso in due semestri successivi –spiega il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque-. Il dosimetro non necessita di alimentazione elettrica, è assolutamente innocuo e non interferisce nel normale utilizzo del locale nel quale verrà installato”. Il 15 ottobre alle 18 nell’aula consiliare del Municipio, l’amministrazione comunale incontrerà le 39 famiglie che ospiteranno il dosimetro in casa. “Il progetto è sviluppato in collaborazione tra l’Assessorato Territorio, Ambiente e Protezione Civile della Provincia Regionale di Ragusa, l’Arpa Sicilia – Dipartimento Provinciale di Ragusa e il Comune di Scicli”, dice l’assessore alla protezione civile di Scicli, Raffaele Giannone. Il radon è inodore e incolore e pericoloso per la salute umana se inalato. Nessun allarmismo, da parte degli enti preposti alla tutela della salute dei cittadini, ma solo una corretta informazione e una attività di ricerca di eventuali presenza di radon nel nostro territorio. Gli studi compiuti sino ad ora hanno dato, per fortuna, esito negativo, ma questo non deve indurre a sottovalutare la necessità di conoscere e monitorare il fenomeno.
Scicli: 39 famiglie monitoreranno il gas radon Il 15 ottobre alle 18 nell’aula consiliare del Municipio, l’amministrazione comunale incontrerà le 39 famiglie che ospiteranno il dosimetro in casa
- Ottobre 14, 2009
- 11:19 am
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