“Premesso che le infrazioni vanno punite, ci pare però che dello Street control, l’apparecchiatura di ultima generazione in uso alla polizia locale, si stia facendo un utilizzo vessatorio che non aiuta nessuno: né i cittadini, né, soprattutto e per quanto ci riguarda, i commercianti degli esercizi di vicinato che continuano a lottare, giorno dopo giorno, per far quadrare i conti in attesa che qualcosa cambi mentre c’è chi sembra intenzionato a volerli affondare per forza”. E’ intriso di amarezza il tono del presidente della sezione Ascom di Ragusa, Salvo Ingallinera, nel commentare l’ennesimo episodio che, proprio in queste ultime ore, ha avuto come vittima un automobilista ragusano e, di riflesso, anche un operatore commerciale.
“L’automobilista in questione – spiega Ingallinera – ha fermato la propria vettura in una situazione in cui non creava alcun pericolo e soprattutto facendo defluire regolarmente il traffico veicolare. Non sarà stata, di certo, una sosta canonica, ma la fermata è durata il tempo utile per andare a prendere il pane. Tutto considerato, neppure cinque minuti. Alle spalle, però, l’incauto automobilista non si è accorto che c’era la pattuglia della polizia locale che si è preoccupata solo di scattare la fotografia per fare arrivare la contestazione direttamente a casa di chi ha infranto il Codice. Ora, sul fatto che l’automobilista abbia torto nessuno ha niente da dire. Ma ritengo che ci voglia quella dose di elasticità e di attenzione alle situazioni che, in questo caso, avrebbe senz’altro potuto invogliare la polizia locale a decidere per un bonario avviso nei confronti del potenziale trasgressore. Anche perché, lo ribadiamo, così facendo si dà l’impressione di avere attivato una politica sanzionatoria senza “se” e senza “ma” che non solo non dà respiro ai cittadini ma mette in croce anche gli esercizi di vicinato, soprattutto quelli che non possono contare su aree di sosta libera nelle proprie zone di pertinenza, e cioè quasi tutti. Tra l’altro l’automobilista ha specificato che, avendo subito la multa, non prenderà più il pane in quell’esercizio. E non è il primo caso. Dopo una serie di segnalazioni, ci siamo decisi a manifestare ufficialmente la nostra protesta per questo modo di agire che penalizza ulteriormente gli operatori del commercio già minati, come dicevamo prima, da una profonda crisi. L’utilizzo dello Street control è vessatorio e fa perdere agli operatori di polizia locale quello che dovrebbe essere il loro principale ruolo, cioè agevolare i cittadini nelle loro attività quotidiane e non di sola repressione. Continuare in questo modo significa soltanto, a nostro modo di vedere, volere colpire i cittadini con il precipuo obiettivo di fare cassa acuendo l’astio nei confronti dei vigili. Ed è naturale che questo, come associazione di categoria, che ha a cuore le sorti dei commercianti, non lo possiamo consentire”.
Il problema a nostro avviso è un altro. Se mancano i controlli le amministrazioni vengono attaccate perchè la polizia locale non fa rispettare i divieti, se si attuano i controlli, sindaci e assessori diventano colpevoli di azioni vessatorie, quando, invece, si dovrebbe essere tutti rispettosi delle leggi e, nel caso, del codice della strada. Evidentemente se lo street control “lavora troppo” è perchè gli automobilisti non rispettano assolutamente le norme. L’Italia, è risaputo, è la nazione delle contraddizioni e questa nota dell’Ascom ne è la dimostrazione lampante.