Comitato Pro Tribunale. Un “libro bianco” sulla chiusura del Tribunale di Modica

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Il Comitato Pro Tribunale di Modica ha incontrato la stampa per comunicare le iniziative da portare avanti per la lotta contro la chiusura della struttura giudiziaria di Largo Beniamino Scucces. Si era detto, nell’incontro di lunedì, di un processo pubblico nel quale imputati sarebbero stati istituzioni e politici, rimasti inetti sul provvedimento di soppressione.

Il portavoce Enzo Galazzo ha annunciato l’ intenzione redigere un libro bianco, che ripercorra tutti i momenti e le scelte che hanno ispirato la nuova geografia giudiziaria e le spinte, parlamentari ed extraparlamentari, che hanno consentito l’approvazione della legge 148 che ha portato alla chiusura del Tribunale di Modica e al conseguente all’inutilizzo della struttura.
“Abbiamo deciso di pubblicare un libro che racconti tutti i fatti avvenuti fino ad oggi senza l’aggiunta di nessun commento o opinione. – spiega Galazzo – Il libro bianco illustrerà tutte le proposte avanzate dal Comitato, le posizioni dei vari rappresentanti istituzionali, del Governo, della politica e dell’amministrazione della giustizia. Non coinvolgeremo solamente partiti, sindacati e associazioni, ma tutti i cittadini, persino le scuole, perché anche gli studenti delle scuole medie superiori sappiano in cosa consiste il diritto alla giustizia. Riteniamo che le scelte che hanno portato alla chiusura del Tribunale di Modica, paradossalmente tradiscono il principio su cui si fondano, ovvero garantire l’efficienza della giustizia e il risparmio della spesa. La clausola delle legge 148, che prevede l’invarianza della spesa, non è attuata a causa dei costi di locazione e di manutenzione straordinaria della struttura di Ragusa. L’attuazione delle legge ha provocato ulteriori lungaggini giudiziarie e disagi per l’utenza.
Un capitolo del libro – prosegue Galazzo – sarà dedicato al comportamento del presidente Crocetta e all’intera deputazione regionale dell’ex provincia di Ragusa che nulla hanno fatto per dare attuazione alla legge di stabilità del 2013, la quale prevede che le Regioni e le Province autonome possono stipulare una convenzione per utilizzare le strutture presenti sul territorio. Tale convenzione è legata ad un impegno di spesa che ammonta a 400.000 Euro, che ad oggi non è stato assunto per l’utilizzo del Palazzo di giustizia di Modica, pur votando un bilancio che spreca di milioni di risorse. La nostra proposta – conclude Galazzo – è quella di utilizzare la struttura per creare un distaccamento del Tribunale di Ragusa, con vantaggio anche per l’area iblea”.
L’intenzione è di coinvolgere associazioni, sindacati, partiti, singole personalità e, in particolare, gli studenti e i dirigenti scolastici per dare vita, assieme, ad una nuova consapevolezza del diritto alla giustizia e alla pretesa di chiedere ai rappresentanti istituzionali di dare conto e ragione dei loro atti.
“Al Comune di Scicli – conclude il portavoce del Comitato Pro Tribunale di Modica – è stata inferta ancora una pugnalata che testimonia l’esatto opposto della cultura, della laboriosità e del senso delle istituzioni della città. Si è trattato di un provvedimento gravemente ingiusto che sarà spazzato via dall’Autorità giudiziaria. Per queste ragioni non mi sento di fare uso strumentale di tale provvedimento per sostenere le ragioni del Palazzo di Giustizia di Modica, ed anzi colgo l’occasione per manifestare a tutti i cittadini di Scicli la solidarietà del Comitato e mia personale”.

foto giovanni antoci

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