Il Papa ai poliziotti: “La collettività vi è debitrice”

papa francesco

Alessandro Pansa, accompagnato da una rappresentanza di parenti di vittima del dovere della Polizia di Stato e da 230 poliziotti anche essi parenti di operatori deceduti in servizio, è stato ricevuto in udienza dal Santo Padre nella Sala Nervi in Vaticano.
Dalla provincia di Ragusa ha partecipato all’evento la vedova Giuseppina Rallo, vedova dell’Assistente Capo della Polizia di Stato Raffaele Di Mercurio,

deceduto in data 8 giugno 1993 a seguito delle lesioni riportate in servizio di scorta, durante un attentato dinamitardo ai danni del Sostituto Procuratore di Trapani Carlo Palermo, fatti accaduti il 2 aprile 1985 a Pizzolungo di Valderice.
Dopo l’intervento del prefetto Pansa, il Pontefice ha rivolto un saluto ai poliziotti e ai loro familiari. Nel suo intervento Papa Francesco ha ricordato come “La collettività vi è debitrice della possibilità di condurre una vita ordinata e libera dalle prepotenze dei violenti e dei corrotti”.
Nell’opera di accoglienza dei migranti il Pontefice, rivolto ai poliziotti ha loro ricordato che “Vi distinguete per spirito di servizio ed umanità, sentendovi spinti, prima ancora che dai regolamenti e dalle disposizioni delle legge, dall’imperativo morale di fare il bene, di salvare quante più persone sia possibile e di non risparmiarvi nel donare energie e tempo per un tale impegno”.
Nel chiudere il suo intervento il Santo Padre ha esortato gli agenti presenti a continuare a servire lo Stato perché “Nel difendere i deboli e la legalità troverete il senso più vero del vostro servizio e sarete di esempio al Paese, che ha bisogno di persone che lo servano con disinteresse, generosità e continuità”.

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