COMISO. LA POLIZIA DI STATO EFFETTUA ALCUNE PERQUISIZIONI DOMICILIARI TROVATO IL “CAMPO DEI MIRACOLI”

banconote

Forse come nella celebre favola di pinocchio, un pregiudicato 23 enne, in atto sottoposto agli arresti domiciliari, proprietario di un appartamento a Comiso, riteneva che probabilmente seminando le monete nel terreno avrebbe potuto far nascere l’albero dei soldi. Invece, come accaduto a Pinocchio che l’indomani ha avuto un brutto risveglio, anche il giovane è stato riportato alla realtà dagli agenti di Polizia.

Gli agenti del Commissariato di Comiso e della Squadra Mobile di Ragusa hanno eseguito alcune perquisizioni in abitazioni della zona e proprio durante una di queste l’attenzione dei poliziotti è stata attirata da una zona adiacente l’abitazione all’interno della quale vi era piantumato del rosmarino e del basilico.

Tra una pianta e l’altra, però, vi era parecchio spazio. L’esperienza degli agenti di Polizia intervenuti ha fatto il resto. Insospettiti si sono procurati una piccola vanga ed hanno iniziato a smuovere, anche in profondità il terreno.

La sorpresa è stata ovviamente evidente allorquando scavando è venuto fuori un barattolo di vetro con all’interno alcune banconote.

Era subito evidente una banconota da 500 euro ma avvolte con essa si potevano intravedere parecchie altre banconote.

Continuando a scavare veniva trovato un altro barattolo in vetro. All’interno questa volta ben 20 cartucce calibro 7.65 perfettamente conservate. L’uomo ovviamente non ha dato spiegazioni esaustive circa la provenienza dei soldi e men che meno circa la provenienza delle cartucce. Pertanto, il denaro per un totale di 5.600 euro, tutto in banconote di grosso taglio, è stato sequestrato e sarà depositato in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Le cartucce sequestrate saranno sottoposte ad accertamenti da parte della Polizia Scientifica per verificarne la provenienza o l’eventuale utilizzo. Il pregiudicato è stato quindi denunciato per il reato di detenzione di munizionamento senza la necessaria autorizzazione.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa