Scicli, pusher arrestato dai Carabinieri. Sorpreso con quasi 40 dosi di cocaina e strumenti per la pesatura della droga

Mbarek

I Carabinieri della Tenenza di Scicli, impegnati in apposito servizio antidroga, hanno proceduto all’arresto di uno straniero trovato in possesso di diversi grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e di varie strumentazioni per la pesatura e la suddivisione in dosi. Si tratta di un cittadino tunisino, Mbarek Majed, 35 anni, pregiudicato. Da alcuni giorni, infatti, i Carabinieri tenevano sotto controllo lo straniero sul conto del quale avevano raccolto alcune informazioni che facevano ritenere che potesse essere molto attivo nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Per diversi giorni, quindi, i militari dell’Arma hanno tenuto costantemente sotto controllo l’uomo, seguendone tutti i suoi movimenti e constatando che, effettivamente, c’era un frequente via vai di persone nei pressi della sua abitazione.
Pertanto, nel pomeriggio di sabato, durante un apposito servizio, gli investigatori dell’Arma hanno deciso di intervenire all’interno dell’abitazione dello straniero e, a seguito di perquisizione domiciliare, lo hanno trovato in possesso di circa 50 grammi di cocaina suddivisa in quasi 40 singole dosi, nonché vario materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione per la pesatura della sostanza stupefacente.
La droga, già pronta per essere messa sul mercato, era ben occultata sotto le tegole del tetto dell’abitazione del pusher ed è stata sottoposta a sequestro dai Carabinieri che provvederanno ad inviarla al laboratorio analisi per appurarne nello specifico la quantità e la qualità. Da una prima stima, la distribuzione sul mercato delle varie dosi di cocaina avrebbe potuto fruttare una cifra tra i 4.000 ed i 5.000 euro.
Al termine degli accertamenti di rito, dunque, lo straniero è stato condotto presso la Tenenza dei Carabinieri di Scicli ove è stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, quindi, successivamente, su disposizione del sostituto procuratore di turno, Marco Rota, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

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