Pozzallo, interrogato il ricercato, bloccato al Porto di Pozzallo. Locorotondo: “Faccio il commerciante di casalinghi”

Locorotondo Vincenzo

Interrogatorio di garanzia per rogatoria davanti al Gip di Ragusa, Andrea Reale, per il 34enne nocese Vincenzo Locorotondo, accusato di essere legato al clan Strisciuglio, di Bari, arrestato dai carabinieri lunedì pomeriggio al Porto di Pozzallo, appena sbarcato dal catamarano proveniente da Malta. L’uomo è comparso davanti al magistrato assistito dall’avvocato Ignazio Galfo del locale Foro ed ha chiarito la sua situazione, collaborando col giudice.

Ha sottolineato di conoscere solo uno dei 48 indagati(40 dei quali arrestati) responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso con l’aggravante dell’uso delle armi, tentato omicidio aggravato, rapina, estorsione pluriaggravata, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi e munizioni aggravato dall’aver agito con le modalità mafiose. Si tratta di Nunzio Girone col quale aveva avuto rapporti lavorativi dal 2010 al 2012 per la sistemazione di un totem(quello di cui si fa riferimento nelle intercettazioni e che viene ricondotto ad altri aspetti gravi), un vero videogioco. Locorotondo ha sottolineato che da qualche tempo si occupa di vendita all’ingrosso di casalinghi e che si trovava da alcuni giorni a Malta col padre proprio per questi affari leciti. “Il mio assistito – spiega l’avvocato Galfo – ha sottolineato di non avere niente a che fare col traffico di armi”. L’interessato resta al momento in carcere poiché dovrà decidere il Gip di Bari, al quale il legale modicano ha già inoltrato istanza di scarcerazione. Locorotondo, ricercato da circa venti giorni perché su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi da guerra aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso, nel settembre 2011, avrebbe portato e ceduto illegalmente armi e munizionamento da guerra, adoperando metodi mafiosi e al fine di agevolare l’attività del clan Strisciuglio, uno dei raggruppamenti criminali più attivi sul territorio barese.

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