Modica, Stefano Bombardamento è tornato a casa dalle sorelline

scuola poidomani

E’ tornato a Modica dopo oltre due anni Stefano Bombardamento, lo studente vittima del tragico incidente, avvenuto il 9 maggio del 2013, quando precipitò dal tetto in costruzione della scuola “Raffaele Poidomani” di Via Emanuele Sulsenti, per recuperare un pallone. Ieri, nel primo pomeriggio, in ambulanza, Stefano è partito accompagnato da mamma e papà dal Centro di Riabilitazione “Luce sul mare” di Rimini,

diretto, in ambulanza, all’aeroporto di Milano Linate per raggiunto Catania con un volo Alitalia. Lo attendevano i volontari della Confraternita Le Misericordie di Modica con un’ambulanza attrezzata e medicalizzata e un’auto(la confraternita si è occupata delle pratiche burocratiche). “Ritorniamo a casa dove le due sorelline di Stefano hanno atteso con ansia. Io e mio marito Giovanni – dice mamma Rosalba – teniamo a ringraziare quanti ci hanno aiutato e sostenuto, in ogni modo, tantissimi, dai primi difficilissimi momenti della fatale disgrazia e che ancora oggi ci sono vicini. E’ un grazie che esprimiamo col cuore in mano”. Un gioco finito male per Stefano che quel sabato pomeriggio di due anni fa doveva andare dagli scout del Gruppo “Modica 1”, al quale era iscritto ma la fatalità ha cambiato il suo destino. Decise, insomma, di rimanere a giocare a calcio con i suoi amici, per strada. Poi il pallone finito oltre il recinto del cantiere edile per la costruzione della palestra della scuola. Stefano decide di scavalcare, come fatto tanti ragazzi, il cancello, sale sul tetto che regge il suo peso, precipitando nella zona sottostante dov’erano accatastati banchi e sedie che per poco non l’hanno infilzato. Il resto è un susseguirsi di notizie che, però, non cambiano lo stato del povero ragazzo. “Ci siamo preparati per accogliere Stefano – dice ancora la mamma mentre si trova sull’ambulanza che porta il figlio a Milano(tre ore di viaggio) – e auspico la comprensione di quanti hanno voglia di venire a trovarlo. E’ chiaro che non potremo accogliere continuamente tutta la gente che manifesta questa volontà di salutarlo, viste le condizioni del nostro ragazzo. Ora è importante il ricongiungimento della nostra famiglia. Saremo forti per dare una nuova svolta nella nostra vita.

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