Porto di Pozzallo : La prima grande sfida autunnale

a marrobio a pozzallo

Il porto di Pozzallo, opera di proprietà della Regione, costata 150 Miliardi di vecchie lire e realizzata tra il 1982 ed il 1996 , nonostante abbia superato la sua potenzialità di movimentazione merci programmata in 800 mila tonnellate annue, rimane una sorta di incompiuta visto che la sua messa in sicurezza ed il suo ampliamento non vengano realizzati.

​Ma resta, altresì, una struttura sottoutilizzata sia nel settore commerciale sia in quello turistico , ridotta ad una specie di porticciolo al servizio di un notabilato locale che si occupa di commercio di granaglie e di marmi mentre il settore turistico è stato ceduto da un altro notabilato decaduto agli interessi di Malta.

​ Pozzallo è l’unico porto italiano classificato di seconda categoria, terza classe, privo di direzione. Non c’è autorità portuale e la “gestione” di fatto è affidata alla Capitaneria di Porto che , come è noto , è autorità marittima ​e quindi si dovrebbe occupare solo di controllo. C’è una commistione ed un conflitto di ruoli tra l’ex Provincia, l’IRSAP ed il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti che opera tramite il Genio Civile .

​”Falliti i tentativi di trasformare il porto in un ente-carrozzone – denuncia il segretario generale del Cgil Ragusa, Giovanni Avola – la politica ha preferito abbandonarlo agli interessi di alcuni privati , poi supporters dei politici di turno.

​ Da oltre un anno il governo ha annunciato di istituire in Sicilia un’unica autorità portuale. Idea tanto apprezzabile quanto futuribile. Nelle more la CGIL ha proposto, nel corso della conferenza di servizio promossa dall’IRSAP, la nomina da parte della Regione di una figura cui affidare l’immediata gestione del porto.
E’ l’unica soluzione-ponte per ottimizzare tutte le risorse della struttura e funzionalizzarla allo sviluppo del comprensorio con due obbiettivi prioritari: l’utilizzo dei fondi UE e la Crocieristica.

Infatti:

1) Nel progetto di messa in sicurezza ed ampliamento cui sta lavorando alacremente il Genio Civile di Ragusa, si sta concludendo lo studio preliminare ambientale, cui seguirà la fase di scoping e il parere definitivo del Ministero.

2) Il Costo dell’opera si aggira sui 150 milioni di euro per cui il Governo regionale dovrà inserire detta somma alla voce portualità per attingere ai fondi UE 2014-2020. E’ l’unica concreta possibilità di finanziamento dopo 20 anni di promesse.

3) Sulla crocieristica alle iniziative di CGIL CISL UIL, del Sindaco e della Deputazione regionale è calato il silenzio perché le compagnie interessate hanno reso noto che caos e privilegi consolidati all’interno della struttura portuale non consentono di programmare alcun intervento per cui i flussi crocieristici continueranno ad essere dirottati in altri porti siciliani e persino a Giardini Naxos… un porto di diportisti. Questa è l’ennesima beffa e l’ennesima opportunità persa per il nostro turismo, per i Beni Culturali, il barocco, i percorsi enogastronomici, le varie risorse ambientali , l’artigianato di qualità.

​La CGIL ritiene che dopo l’aeroporto, il porto è il secondo pilastro su cui dovrà ruotare la crescita ed il rilancio dell’intero comprensorio ibleo-aretuseo. Disgregazione ed autoreferenzialità delle forze politiche non sono purtroppo di aiuto .

​Alle forze sociali e datoriali ed alla Camera di Commercio, alla ripresa autunnale spetta il compito di far diventare centrale la vicenda porto; al nascente Libero Consorzio dei 12 Comuni la necessità di inserirlo al primo posto in agenda.
E nel Piano per il Mezzogiorno annunciato dal governo, il Porto di Pozzallo dovrà entrarci a pieno titolo.

​ “Ritengo che su questi punti dovrà misurarsi la classe dirigente iblea nei prossimi mesi”.

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