TURISMO. “FARE SISTEMA”, FEDERALBERGHI ANALIZZA

“L’Assessore provinciale al Turismo, Girolamo Carpentieri, ha ragione, come il Presidente provinciale di Federalberghi, Rosario Dibennardo, nel rilevare la "visione" sinergica da subito avviata tra l’ Associazione di Categoria e le Istituzioni. Sicuramente si può e si deve far meglio a cominciare dalla partecipazione alla fase operativa delle manifestazioni fieristiche di settore, dove ancora non si riesce a proporre un’offerta integrata territoriale, ma soltanto le singole strutture”. Così si esprime Luca Guerrieri di Federalberghi, in merito al dibattito che si è innescato in questi giorni con gli interventi prima di Dibennardo e poi di Carpentieri che ieri aveva sottolineato: “Sulla necessità di “fare sistema” siamo d’accordo e superando logiche campanilistiche e smanie di protagonismo ci siamo sforzati di tenere alla Provincia una “cabina di regia” che possa favorire politiche di sviluppo turistico di tutto il territorio. Mi pare che la ricetta di Stefano Giaquinta sia pleonastica”. Guerrieri interviene: “E’ anche vero che la Provincia ha in Ragusa la punta di diamante con un suo progetto di sviluppo turistico ben delineato e magnificamente perseguito (Porto turistico, lungomare di Marina, realizzazione adeguati parcheggi e idea di pedonalizzazione del centro storico di Ragusa superiore, progetto di riqualificazione dell’ex Palazzo Ina, Ragusa Ibla). E poi Modica. Per questo ha ragione anche Giaquinta quando "rimprovera" una scarsa difesa dell’omogeneità del territorio, soprattutto con un’ aggressione ormai costante di un’edilizia nella campagna modicana che sta letteralmente abbrutendo paesaggi ad ieri caratterizzati solo da "ragnatele" di mura a secco, alberi secolari, splendide masserie e ville padronali. Ha ragione quando parla così, forse per la stessa volontà dei cittadini che non credono nel turismo, che non si chiedono neanche come mai un eterno ex albergo – cattedrale di Punta Religione, non apra mai, che non si lamentano del fatto che i nostri figli non hanno neanche dove andare in bicicletta".