Pozzallo, bollette idriche. Interrogazione dell’opposizione consiliare

palazzo la pira

Il Gruppo Consiliare di opposizione al Comune di Pozzallo, a seguito delle segnalazioni ricevute dai cittadini circa le bollette del servizio idrico, recentemente recapitate, ha presentato un’interrogazione finalizzata a chiarire alcune incongruenze nei calcoli, riscontrate in esse.

“Premettendo che si ritiene eccessivo ed ingiustificato un aumento, deliberato dalla Giunta di Luigi Ammatuna, del 26 % sia sul canone idrico che sui consumi, come già segnalato; aumento che non trova alcuna giustificazione, poiché già nel consuntivo 2013, veniva certificato dal Collegio dei Revisori, un avanzo di gestione di più di centomila euro, che portava la copertura dei costi del servizio idrico a superare il 115 %.
Il Gruppo di opposizione ha chiesto conto di un metodo di calcolo, a dir poco discutibile, che ha imposto l’aumento, sul consumo dell’intero anno, e non già, come logico, dal momento in cui è stato deliberato, dato che si tratta di tariffazione a consumo, il Gruppo Consiliare ha chiesto spiegazioni anche sul metodo di rilevazione dei consumi che in molti casi supera i 12 mesi, vanificando cosi l’esistenza della tariffa agevolata di consumo inferiore ai 220 MC, poiché è ovvio che chiunque nell’arco di 15 o 18 mesi si trovi nella condizione di superarne la soglia, trovandosi cosi a dover pagare con la tariffa maggiorata.
Il Gruppo Consiliare, a seguito di alcune incaute dichiarazioni del Sindaco Ammatuna, finalizzate a contrapporre i dipendenti comunali all’opposizione, fatte in occasione delle agitazioni degli stessi per il mancato pagamento degli emolumenti, ribadisce che nessuno dell’opposizione ha mai dichiarato ne scritto di non pagare i tributi, come da lui Sindaco affermato, ribadisce che non è trasparente destinare gli introiti della Tari al pagamento dei dipendenti comunali, poiché il tributo serve ad integrale copertura del servizio di igiene ambientale”.
L’opposizione reitera al Sindaco Ammatuna di non scaricare colpe ad altri solo perché non si uniformano al suo pensiero, e gli ricorda, ove non ne avesse piena contezza, che per trovare un colpevole del cattivo stato delle casse comunali, basta che egli si guardi nello specchio, poiché è la sua incapacità amministrativa, gestionale e politica, che in due anni e mezzo di governo, ha prodotto un disavanzo di 13.177.000 di euro, come si evince dalla bozza di rendiconto di bilancio 2014, ancora da approvare.

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