Modica, il Pd: “I problemi economici al Comune ci porteranno al de profundis”

Giovanni Spadaro

“L’amministrazione comunale di Modica si assume tutte le responsabilità politiche di ciò che ormai, molto probabilmente, accadrà in autunno circa la dichiarazione dello stato di dissesto da un lato e lo scioglimento del consiglio comunale per mancata approvazione del bilancio consuntivo 2014 dall’altro.
Quell’“Ignazio è uno” che fu il leit motiv della sua campagna elettorale continua a risuonare ancora nella sicumera che l’amministrazione ostenta a fronte di una situazione finanziaria già sfuggita di mano, ma ormai infonde la stessa serenità che l’orchestra del Titanic

diffondeva negli ultimi istanti di navigazione”… E’ quanto sostiene il Partito Democratico che ancora una volta denuncia la questione amministrativa, argomento che da qualche settimana è fonte di polemiche e attacchi politici.
“L’orchestrina Abbate – dice il segretario cittadino, Giovanni Spadaro – ha distrutto quanto era stato faticosamente e con molti sacrifici costruito dal predecessore Buscema smantellando l’ufficio finanziario tant’è che adesso non sono in condizione di redigere un bilancio consuntivo a norma di legge.
Lo stesso dicasi per l’ufficio tributi perché la lotta all’evasione e all’elusione e la tempestività raggiunta da Buscema nel riscuotere i tributi sono andate disperse per palesi necessità di campagna elettorale perenne e oggi la capacità di riscossione del Comune è tornata ai livelli di sei sette anni fa con gravi ripercussioni per il piano di riequilibrio come fortemente evidenziato dalla Corte dei Conti.
Quest’Amministrazione ha abbondonato la sicura guida del piano di riequilibrio approvato dalla giunta Buscema per un velleitario “voltare pagina” che si è tradotto nel lasciare il sentiero virtuoso del risanamento finanziario per avventurarsi nel disastroso affondamento finanziario dopo due anni appena di navigazione e nonostante il viatico di sessantaquattro milioni ottenuti da Buscema per il risanamento dei conti.
Non poteva che finire così perché ai sacrifici e ai tagli delle spese superflue così come all’azzeramento dei costi della politica si sono contrapposti un immediato ripristino delle

indennità degli amministratori e gettoni per i consiglieri e infiniti rivoli di spese e contributi a pioggia per acquisire consenso spicciolo abbandonando allo stesso tempo ogni attenzione al rafforzamento della capacità di riscossione del Comune”.
Il Pd suggerisce al Sindaco di potenziare immediatamente gli uffici di ragioneria e dei tributi per tentare di riprendere il bandolo della matassa e riportare ordine nei conti prima che sia troppo tardi.

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